Firenze, 19 giugno 2011 - SEI in condotta per esser stato beccato a scaricare il compito sul proprio smartphone. Qualche anno fa non sarebbe successo, ma adesso la tecnologia può giocare brutti scherzi agli studenti. Il caso è capitato al liceo classico Michelangelo. Nessuna bocciatura per il ragazzo. La condotta fa però media, come ricorda il preside Massimo Primerano. Sono molte le scuole superiori ad aver affisso i risultati degli scrutini.

 

Nessuno scossone rispetto ad un anno fa: se nei professionali s’arriva anche al 40% di bocciati nelle prime classi, va meglio ai tecnici, dove in media si scende al 20%. Risultati migliori nei licei, dove solo il 5% dei ragazzi dovrà ripetere l’anno. Stesso trend per quanto riguarda i ‘giudizi sospesi’. Quelli che un tempo si sarebbero definiti ‘rimandati a settembre’ oscillano tra il 50% dei professionali e il 20% dei licei. Una bella fetta, dunque. Difatti le scuole si stanno attrezzando coi corsi di recupero, che partiranno a fine mese per poi finire verso la metà di luglio. Ma analizziamo un po’ di risultati di qualche istituto. Al Michelangelo sono 50 i ragazzi che non sono stati promossi. Pari al 5% degli iscritti. Il 25% ha invece qualche materia da recuperare.

 

Le bestie nere? Si confermano greco e latino. A debita distanza troviamo poi matematica e inglese. Il greco ‘miete vittime’ soprattutto al ginnasio. «Di norma sono stati rimandati a settembre gli studenti con non più di tre insufficienze non gravi. Nel caso di due insufficienze gravi nelle materie d’indirizzo abbiamo però preferito non ammettere alla classe successiva», spiega Primerano. Ma al Miche spiccano anche i ‘superbravi’. Una quindicina di allievi vanta una media superiore al 9. E in alcune classi oltre il 30% degli studenti ha una media che supera l’8. In prima A, poi, tutti promossi.

 

Troviamo poi qua e là dei 6 e dei 7 in condotta. Ma nessuno di questi casi, chiarisce il preside, rappresenta uno strascico di quanto accaduto durante l’occupazione. Dal classico allo scientifico. Al Da Vinci i risultati sono stati molto buoni: 5% di bocciati soprattutto nelle prime classi. E intorno al 15% di rimandati. «Le materie killer si confermano matematica, latino e lingua straniera», dice il dirigente Marco Mori. Fornisce dati molto dettagliati il preside dell’Itt Marco Polo Gianfranco Carloni: nelle prime il 29% degli allievi è stato respinto.

 

E all’incirca la stessa percentuale si ritrova con dei debiti. In seconda i promossi sono il 46%, mentre i bocciati rappresentano il 13%. Il 38% dovrà invece affrontare le prove di inizio settembre. Al professionale Da Vinci in base ai primi scrutini si prevede un 30-40% di non ammessi, come un anno fa. All’Itis Meucci brutta sorpresa per l’11% degli iscritti. Matematica, chimica e fisica sono gli scogli in cui inciampano molti allievi delle prime classi (il 22% ha il giudizio sospeso). Non manca infine un 5% di allievi da 10 e lode: ragazzi che hanno concluso l’anno scolastico con una media superiore all’8. Per loro sì che è tempo di una vera, meritata, vacanza.

 

Conto alla rovescia per i ragazzi alle prese con la Maturità. Mercoledì iniziano gli scritti. E come ogni vigilia che si rispetti, in rete impazza il tototema. Si va da Svevo, Pascoli e Manzoni per la traccia di letteratura al nucleare per l’attualità. E, ancora, la Guerra Fredda e ‘i giovani e lo sballo’. Chissà se alcuni pronostici verranno azzeccati. Non per tutti i ragazzi che hanno frequentato l’ultimo anno è però tempo di esami; una seppur piccolissima parte di loro dovrà infatti ripetere la quinta.

 

«Per essere ammessi alla Maturità occorre avere la sufficienza in tutte le materie», ricordano i presidi. Nulla da stupirsi dunque se dall’anno scorso, quando è entrata in vigore la novità, il numero di non ammessi è cresciuto. All’Itt Marco Polo sono 7 su 85 i ragazzi che non potranno affrontare l’esame di Stato. «In qualche caso – spiega il preside Gianfranco Carloni - uno o due 5 sono stati portati a 6 dal consiglio di classe, che ha deciso all’unanimità dopo attente valutazioni». 4 i non ammessi al classico Michelangelo. Uno solo invece allo scientifico Leonardo Da Vinci, dove anche 2 privatisti non ce l’hanno fatta. 3 infine gli allievi dell’Itis Meucci che dovranno ritentare il prossimo anno.