Firenze, 10 giugno 2011 - AFFITTI COMUNALI, parte la rincorsa ai morosi. A pochi giorni di distanza dalla pubblicazione sul nostro giornale delle liste relative ai canoni stracciati dei contratti con cui Palazzo Vecchio ha messo a disposizione (e mette tuttora dato che molti contratti scadranno solo nel 2020) numerosi immobili di pregio in zone bellissime della città, negli uffici di piazza Signoria gli “addetti ai lavori” si sono messi in azione per scovare gli affittuari inadempienti.

 

Una task force tanto improvvisa (le determine sono state firmate tra lunedì e mercoledì) quanto, consentitecelo, curiosa. Già, perchè nonostante il prezzo irrisorio di decine di affitti, a quanto pare ci troviamo pure ad avere a che fare con chi da un pezzo al Comune (ergo ai cittadini) non paga nulla. Sembra paradossale ma la società cinematografica Astrofilm è riuscita nel capolavoro al contrario di rientrare nella categoria dei morosi pur dovendo sborsare appena 83 euro al mese per 700 metri quadri in Santo Spirito.

 

DAI DOCUMENTI degli risulta che mancano all’appello oltre 5mila euro. In piazza del Carmine fino a due anni fa c’era un’associazione omonima. Deve al Comune qualcosa come 37mila euro. Quasi seimila euro è la cifra che deve invece versare entro trenta giorni l’associazione Arcigay Giglio Rosa di via di Mezzo che è ancora sotto contratto. Oltre dodicimila li deve la Rondinella che ha in affitto uno spazio del Comune in Lungarno Soderini. Altri esempi? A volontà. Da piccole cifre (943 euro dell’associazione Angela e Ciro) ad altre più robuste (i 37mila euro della società Gral che dispone, per pochi spiccioli, di uno spazio immenso in viale Galilei). Un mondo assai bizzarro quello degli affitti comunali. Un mondo sul quale forse La Nazione non ha fatto poi tanto male a puntare i riflettori a dispetto delle lamentele di alcuni esponenti della giunta comunale e degli imbarazzi di buona parte del Pd di Palazzo Vecchio.

 

INTANTO Marco Stella, consigliere comunale del Pdl e presidente della commissione controllo è di nuovo sul piede di guerra: “Qui si parla di oltre 150mila euro di affitti non riscossi dal Comune da gennaio a oggi”. “Ci domandiamo se serviva un’inchiesta di un quotidiano e la denuncia del Pdl per far partire le ingiunzioni di pagamento?” si domanda Stella secondo il quale “ora più che mai serve un regolamento per l’assegnazione degli immobili”. “Siamo curiosi di sapere cosa potrà adesso dire il centrosinistra che soltanto alcune settimane fa ha negato una commissione d’inchiesta su questo argomento. E’ sconcertante vedere che alcuni immobili sono stati dati a canoni di affitto pressoché ridicoli e oltretutto senza nessun criterio Chi era che decideva l’assegnazione degli immobili? Non possiamo pensare che un patrimonio così importante possa essere gestito con discrezionalità” conclude l’esponente del Pdl.

 

LA VICENDA di una serie di contratti di affitto a prezzi del tutto fuori mercato è stata portata a galla nelle settimane scorse da La Nazione. Subito dopo la pubblicazione della lista dei canoni, alcuni dei quali con scadenze a lungo termine, è insorta l’opposizione in Palazzo Vecchio. Alla richiesta di una commissione d’indagine consiliare avanzata dal Pdl, il Pd ha risposto di no attraverso il capogruppo Bonifazi e la richiesta è stata bocciata dal consiglio comunale. Lo stesso sindaco Renzi comunque è sceso in campo, chiedendo un dossier all’assessore Fantoni con una verifica puntuale di tutti i contratti. Palazzo Vecchio si è comunque difeso sottolineando che la maggior parte dei contratti risalgono alla passata amministrazione, mentre il consigliere del Pdl Stella ha ricordato sarebbero 85 quelli stipulati da quando si è insediata la giunta Renzi. Sulla vicenda ha messo gli occhi anche la Corte dei conti, annunciando verifiche sugli atti.