Firenze, 23 aprile 2011 - Via Tornabuoni pedonalizzata, molti soddisfatti ma qualche richiesta. Il giorno dopo l’annuncio della pedonalizzazione della principale via dello shopping fiorentino, le reazioni tra i commercianti sono mediamente positive. Non piace molto che una delle strade più blasonate di Firenze sia un ammasso di auto in sosta. E quindi alla manifestata volontà del sindaco Renzi di chiudere come in piazza Duomo e creare un unico salotto buono nel centro cittadino in molti dicono sì.

Non mancano però i ‘ma’. Dei ma che pesano sull’accessibilità che deve essere garantita ai clienti, e soprattutto sulle modalità di spostamento. E non mancano neanche le differenziazioni tra grandi griffe della moda e negozi storici fiorentini, in realtà sempre di meno nel panorama del commercio cittadino. «Ci sono esigenze diverse in questa strada - ha detto Michele Campana dell’argenteria Parenti — da una parte le grandi griffe, la cui clientela arriva direttamente con i bus gran turismo o a piedi, attraverso i circuiti dello shopping cittadino.

Dall’altra ci sono le aziende storiche fiorentine, che si basano anche su una clientela abitudinaria, locale. In questo caso via Tornabuoni così com’è è un buon compromesso: una porta per il centro e un parcheggio di altissima rotazione per chi arriva, acquista quello che deve acquistare e riparte subito perché sa che non è possibile parcheggiare lungo la strada. La pedonalizzazione? Certo non si può non essere favorevoli, è chiaro però che non si può essere completamente integralisti. La soluzione potrebbe essere quella di lasciare aperta la strada per un periodo di tempo congruo a fare questi acquisti. Un’ora, un’ora e mezza, magari a fine giornata».
Insomma, attenzione a tutelare un patrimonio di antiche botteghe manifatturiere e di alto artigianato artistico che hanno reso famosa Firenze nel mondo.

Un’attenzione che anche l’amministrazione sembra voler portare avanti. Nella strategia di salvaguardia del decoro urbano, il vicesindaco Dario Nardella ha annunciato anche un ‘regime speciale’ per via Tornabuoni, dove saranno permesse solo attività di commercio al dettaglio non alimentare del settore moda di alta gamma, somministrazione e artigianato tradizionale e artistico, librerie. Non invece pizzerie al taglio, fast food, self service. In ogni caso, oltre al piano del commercio, la pedonalizzazione dovrebbe contribuire a rilanciare la strada della moda, che negli ultimi due anni ha visto la fuga di marchi di lusso come Trussardi, Hugo Boss, Versace, Rosato, Rebecca, Ballantyne e Les Tropeziennes.

Chi guarda con soddisfazione alla possibile pedonalizzazione di via Tornabuoni è Antonio Bossio che è il rappresentante delle botteghe dell’alta moda. «Non sapevamo di questa determinazione dell’amministrazione comunale - ha detto - ma non possiamo che essere soddisfatti. Del resto basta guardare fuori questa strada, a qualsiasi ora del giorno sembra il casello dell’A1 di Firenze-Scandicci. Spero che il comune voglia coinvolgerci in questa sua decisione. Ho sentito qualche altro collega, e tutti si sono detti soddisfatti».
 

«La pedonalizzazionedi una strada è sicuramente un fatto positivo - ha detto Mario Caria del bookshop la Mandragora di Palazzo Strozzi - a maggior ragione se si tratta di una via prestigiosa come via oggi il cortile del palazzo è ingestibile per il rumore delle auto che passano. Le persone vorrà dire che arriveranno coi mezzi pubblici.  Noi ci siamo già passati, avendo un punto vendita anche in piazza Duomo. Ci siamo attrezzati con mezzi elettrici, e ci spostiamo in bici. Iniziative di questo genere sono assolutamente positive, non fanno altro che migliorare la qualità della vita e l’appetibilità del centro di Firenze».