Firenze, 19 aprile 2011 - Un mercato nero per la compravendita della licenze per il servizio taxi della 'piazza
fiorentina': è quello che è emerso dalle verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza. L'esito dei controlli su 21 posizioni ha fatto emergere redditi non dichiarati per 3 milioni di euro tra il 2005 e il 2009. Due persone sono state denunciate per aver omesso ricavi, rispettivamente, per 300 e 350 mila euro.
Secondo quanto ricostruito, le licenze venivano cedute indicando nell'atto di vendita un valore pari a circa il 20% di quello reale. Per il restante 80% le parti concordavano un pagamento in contanti, per cifre che andavano dai 2300 ai 350 mila euro, di solito frazionato per eludere la normativa antiriciclaggio. Nella quasi totalità dei casi la cessione della licenza avveniva in concomitanza col pensionamento del cedente. Gli acquirenti invece erano quasi sempre persone in cerca di occupazione. In un caso accertato dalla Gdf, un ragazzo di 23 anni ha acquistato ufficialmente una licenza per 800 euro, ma il valore reale della cessione è risultato essere di 200 mila euro.
Secondo quanto reso noto, le indagini sono scattate a partire da controlli incrociati tra il valore dichiarato negli atti pubblici di compravendita delle licenze, il reddito dichiarato da chi vendeva e da chi acquistava. In molti casi, in date prossime al passaggio della licenza, gli acquirenti avevano contratto mutui per importi molto piu' alti rispetto a quelli indicati nell'atto di vendita. Oltre agli aspetti fiscali, per acquirenti e venditori sono scattate le sanzioni previste dalle norme antiriciclaggio per aver effettuato trasferimenti di denaro contante superiori a 12500 euro.
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