Firenze, 12 aprile 2011 - ''Grave allarme'' sia per le condizioni igienico-sanitarie, sia per la presenza di particelle di cemento-amianto. La denuncia che riguarda l'insediamento spontaneo di rom rumeni in via Ponte di Quaracchi, nel comune di Sesto Fiorentino, parte da Medu, Medici per i diritti umani onlus. Al momento nell'area vivono 80 persone, fra le quali 9 minori (bimbi di 5, 3 e 2 anni), due donne incinte e 10 persone tra i 60 e i 70 anni.


L'organizzazione umanitaria Medu ha presentato oggi un aggiornamento delle proprie attività svolte negli insediamenti spontanei di rom rumeni alla periferia di Firenze e Sesto Fiorentino. In particolare è stata effettuata una 'fotografia' dell'insediamento di via Ponte di Quaracchi. ''In tre anni qui abbiamo visto 4 sgomberi e 2 incendi - ha detto Marco Zanchetta, coordinatore di Medu Firenze -. Il 29 dicembre scorso è stata abbattuta una baracca,
restringendo il campo attorno a due hangar, con il tetto di amianto, dove vivevano queste persone.

 


Poi la notte di Capodanno un incendio, sul quale la Procura ha aperto un'inchiesta, ha bruciato uno dei due hangar, creando la difficile situazione sanitaria''. ''Attorno alla struttura bruciata - ha proseguito - è stata poi fatta una recinzione e qui, a ridosso, i rom hanno costruito delle baracche. In conseguenza dell'amianto bruciato però la situazione emersa è davvero inquietante: noi abbiamo sospeso le uscite dei nostri operatori nel campo e abbiamo comunicato alla comunità presente il pericolo: ma la domanda che ci fanno è 'dove andiamo?'''.
 

 

''Il 23 marzo scorso - ha proseguito Zanchetta - abbiamo spedito una lettera al Comune di Sesto, alla Asl di Firenze, all'assessorato alle politiche sociali della Regione e alla Procura, per avvisare di questo allarme: abbiamo avuto un riscontro solo dalla Regione Toscana che aveva gia' avviato un dialogo con i Comuni dell'area, quindi anche Firenze e Campi Bisenzio per trovare una soluzione alternativa. Siamo in attesa che si arrivi a qualcosa''. Il ''rischio alto per la salute delle persone'', a causa della presenza di amianto, è stata sottolineata anche dal dottor Franco Carnevale, ex dirigente del Dipartimento di igiene e sicurezza sul lavoro dell'Asl 10 di Firenze.