Firenze, 24 marzo 2011 - NON CI SONO solo le lunghe, interminabili liste di attesa (attualmente oltre quota 370 nomi) per un posto in Rsa con il riconoscimento della quota sanitaria: il problema degli anziani non autosufficienti a Firenze passa anche dalle badanti. Esiste infatti un’altra graduatoria, anch’essa lunghissima, più dell’altra, e senza fine. Bisogna riuscire a scalarla per ottenere un sostegno economico e pagare un’assistente che curi tra le mura domestiche il proprio caro. Attualmente a Firenze la lista è di 1500 nominativi.

 


"Nostra madre novantenne, vedova, con una piccola pensione, invalida al 100% – racconta la famiglia Danti – vive da otto anni nella casa di famiglia, assistita 24 ore su 24 da una badante per nostra fortuna bravissima". Quanto costa il suo servizio? Circa 16-17 mila euro l’anno fra stipendi mensili, tredicesima, ferie e feste pagate, contributi, liquidazione. Senza considerare nel calcolo il prezzo del mantenimento con vitto e alloggio. "Vediamo così andare in fumo i sacrifici di una vita e i risparmi accantonati per la nostra vecchiaia – spiega la famiglia Danti –. Il Comune ci ha accordato il contributo per le badanti, firmato il 27 aprile 2010, con la precisazione che ci sarebbe voluto un po’ di tempo per l’erogazione e che non aveva effetto retroattivo".
I soldi già spesi, dunque, non saranno rimborsati neanche in parte. La signora è stata inserita in graduatoria al 556esimo posto.

 


Dopo due mesi era 554 esima: solo due posizioni più su. "Ci vorranno almeno 17 mesi per arrivare in cima alla lista e ottenere il contributo", dicono alla famiglia dagli uffici competenti. "Scalando due posti ogni due mesi – dicono i familiari – otterremo il contributo tra circa 40 anni! Alla faccia dell’assistenza. Perché si promette ciò che non si mantiene? E’ già difficile vedere soffrire i nostri cari: al danno aggiungono la beffa”.

 


La situazione che accomuna centinaia di famiglie rischia anche di peggiorare, secondo il consigliere comunale del gruppo Spini Tommaso Grassi (nella foto a destra). "Fino al 2010 il contributo badante era una risposta seppur parziale alla lista di attesa per le Rsa con 3,2 milioni di euro di finanziamento comunale. Per il 2011 è annunciata la netta contrazione dei fondi o persino l’azzeramento completo. C’è davvero da aver paura per il nostro futuro e per il rischio emergenziale a cui potremo essere esposti".