Firenze, 14 marzo 2011 - Applausi. Tanti, diciotto minuti incessanti: drappi tricolori giù dai palchi, un mega-bouquet di fiori per tutti sul palcoscenico della Kanagawa Kenmin Hall di Yokoyama, trenta chilometri da Tokyo, per Zubin Mehta e la Tosca che ha aperto la tournée del Maggio in Giappone il giorno dopo il terremoto.

 

Ma agli applausi si sovrappone la polemica. Rovente. In Giappone: la gente del Maggio ha paura, c’è stata nella notte un’assemblea-fiume, circa 150 (metà della “carovana”) hanno chiesto di sospendere e rientrare, per paura di una possibile nuova, violentissima scossa attesa per oggi e soprattutto dei rischi legati alle tre centrali nucleari coinvolte. Un comunicato informa che in quattro avrebbero già deciso di ripartire.

 

Ma la polemica rimbalza furiosa a Firenze: via cellulare, via Skype, via Facebook i contatti con Tokyo si infittiscono, sul social network nasce una pagina dal titolo significativo, “Tornate a casa”, l’ha lanciata il fratello di una dipendente che ci dice: "Non è vero che sono solo quattro. Sono di più, cercano di raggiungere l’aeroporto: non sanno cosa troveranno, come potranno ripartire, certo a proprie spese perché il teatro non li copre, anzi rischiano anche il lavoro, magari troveranno qualcuno dell’ambasciata ad assisterli, ma chissà. Quello che non si vuol capire è che la nostra gente non è abituata a convivere con i terremoti. Sono stati eroici a preparare e portare in fondo la Tosca in quelle condizioni". Lui stesso ci ha mandato alcune foto, in una si riconosce la sovrintendente del Maggio, Francesca Colombo, che assiste ai soccorsi prestati a una donna svenuta. Per la paura.

 

E l’allarme dilaga, la polemica investe anche il sindaco Renzi che si presenta a In onda su “La7” per parlare di nucleare e annuncia: «Giovedì parto per Tokyo, per stare vicino ai professionisti del Maggio, che stanno seminando speranza con il linguaggio universale della musica». Fra l’altro, ieri sera girava voce che il vicesindaco Dario Nardella e il capo di gabinetto del sindaco Lucia De Siervo sarebbero partiti nella giornata di oggi. Ma sulla pagina di Matteo Renzi su Facebook fioccano centinaia di commenti. Alcuni anche durissimi. Tanti allarmati.

 

Ecco Ileana: "Io so che tanto liberi di prendere e venir via quelli del Maggio non sono... anzi sia a livello di problematiche là in Giappone sia a livello “lavorativo” (e non voglio dire altro)... Sappiate che visto che ci si trova l’uomo più importante della mia vita se gli succede qualcosa troverò ogni modo per farvela pagare...". Ed ecco Ornella: "Ho parlato ora con mio marito che è in Giappone: molti musicisti stanno venendo via, pare che la situazione sia allarmante".

 

Ma il sindaco, su Facebook, insiste: "Il governo dice che non prevede evacuazioni e dunque si va avanti. Il Maggio ha fatto una prima strepitosa ed emozionante, con la guida di Mehta. Se qualcuno vuole tornare indietro rispettiamo la scelta".

 

Francesca Colombo parla di "clima tra noi super-calmo". Ma a Firenze Ornella De Zordo (Per un’altra città) rilancia: "I lavoratori e le lavoratrici del Maggio tornino a casa: si sta parlando di vite umane per le quali deve valere il principio di precauzione e non il cinico ‘lo spettacolo deve continuare’". E ancora: "La sovrintendente Colombo non vorrà assumersi la responsabilità di ignorare il desiderio di chi vuole tornare". Ma già si parla di obblighi contrattuali. L’impressione è che la matassa non si possa che ingarbugliare.