Firenze, 13 marzo 2011 - ZUBIN MEHTA ha avvertito il disagio di qualcuno dei suoi orchestrali: alle prove della Forza del Destino, al teatro Bunka Kaikan di Tokyo, ieri la tensione era palpabile. Marco Salvatori, primo oboe e sindacalista dei musicisti, l’ha confermato, «la tentazione sarebbe quella di far le valige», anche se subito dopo ha ammesso: «Siamo qua con un compito importante, teniamo duro». E Mehta, dal podio, ha sdrammatizzato con uno dei suoi sorrisi magnetici e una battuta: «Con la musica si va avanti, si risolvono i problemi».
 

 

ACCANTO A LUI, sul podio, all’inizio delle prove c’era l’ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone. Era già stato in mattinata in albergo per incontrare chi aveva ancora paura: il clima da day after era appesantito anche dal terrore dell’incidente nucleare. Petrone ha parlato prima con i più spaventati, poi, in una sala congressi dell’immenso Grand Prince New Takanawa Hotel, ha rassicurato una fetta più consistente dei 305 della “carovana”, 288 artisti, tecnici e impiegati più 17 accompagnatori: l’ambasciata verifica a vista la situazione, ha spiegato, «se la vostra presenza non sarà più sicura vi avviseremo». Se la situazione precipitasse, ci sono due voli di Stato pronti a far tornare a casa il Maggio. E ha sconsigliato chi insisteva con la voglia di andarsene, e aveva chiesto addirittura un’assemblea di tutto il gruppo: anche la situazione dei voli di linea sarebbe tornata alla normalità molto più tardi, con migliaia di persone in attesa si poteva insomma correre il rischio di restare per chissà quanto tempo a bivaccare in aeroporto.
Del resto, c’era già chi aveva passato la notte alla meglio negli “accampamenti” improvvisati nella vastissima hall dell’albergo, sempre sotto il perfetto controllo dello staff giapponese. «Del resto qui — racconta il capo ufficio stampa del Maggio, Francesca Zardini — la vita è ripresa subito, e la gente è da ammirare per la compostezza e la bravura con cui ha vissuto questo evento». In più, come ha ammesso anche Marco Salvatori, «ambasciata, Farnesina e Comuine di Firenze seguono l’evolversi degli eventi». E il governo nipponico ha fatto sapere alla delegazione del Maggio, con un messaggio squisito: «La vostra musica ci porta consolazione». Un po’ meno, magari — e questo alla fine si è dimostrato il vero problema — a chi è rimasto a casa: sui volti di tutti si legge l’ansia di tranquillizzare, rassicurare. Un mezzo formidabile si è rivelata la connessione Skype, le videochiamate low cost via Internet: molti ne hanno fatto uso, e non solo i più giovani. La passione per la tecnologia, nella carovana del Maggio, è evidentemente trasversale.
 

 

LA TOURNEE comincia ufficilamente stasera, alla Kanagawa Keminn Hall di Yokohama, trenta chilometri da Tokyo, con la rappresentazione di Tosca. Dirige Mehta, regia di Mario Pontiggia, nei ruoli principali Adina Nitescu, Marco Berti e Ruggero Raimondi. Ci saranno anche la sovrintendente Francesca Colombo e il vicesindaco Dario Nardella. E il cuore di Firenze.