Firenze, 9 marzo 2011 -  La relazione annuale della Direzione nazionale antimafia è stata presentata oggi a Roma. Nel capitolo sulla Toscana si legge: "E' facile prevedere che altre organizzazioni criminali, non certo solo in Italia, possono applicare un modus operandi analogo se non addirittura una sinergia con la criminalità cinese".

"La regione Toscana - è ricordato nella relazione - è certamente quella che ospita una della maggiori aggregazioni di cinesi in Italia'' all'interno della quale ''fiorisce anche una realtà criminale dedita ad una pluralità di attività illecite (contraffazione, sfruttamento del lavoro nero e prostituzione)". "Oggi non e' azzardato rilevare - continua la relazione - che l'ammontare di questa ricchezza illecitamente costituita rappresenta una potenza economica e commerciale in grado di influenzare la criminalità organizzata nei prossimi anni".