Firenze, 15 gennaio 2011 - "La mia era una battuta". Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, in merito all'eventuale installazione di telecamere nei cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia per controllare l'andamento dei lavori. Il sindaco ha parlato a margine dell'inaugurazione a Firenze di una scultura dedicata a Giorgio La Pira. "Certo, si possono studiare formule per dare garanzie ai cittadini'', ma ''quella sulle webcam era ovviamente una battuta''. L'ipotesi webcam, Renzi l'aveva lanciata ai microfoni di Radio Toscana. Ipotesi, tra l'altro, criticata da alcuni esponenti dei sindacati.
 

 

Poi, sull'inizio dei lavori delle due linee, Renzi ha precisato: ''L'ho detto più volte: entro il mese di gennaio si sciolgono i dubbi sui tempi''. Il sindaco ha annunciato, infine, che dal 9 febbraio partiranno le 100 assemblee con i cittadini che si riuniranno, entro la fine dell'anno, nei famosi 100 luoghi. Il primo appuntamento sarà a San Jacopino. Renzi sarà presente a tutte le assemblee.

 

IL COMMENTO UIL - Non tardano ad arrivare le reazioni dei sindacati dopo le ultime affermazioni di Matteo Renzi sul 'caso' webcam.

 

"La città e i lavoratori hanno bisogno di certezze e non di battute". Risponde così segretario della Feneal-Uil di Firenze Ernesto D'anna alla "provocazione" del sindaco Matteo Renzi, poi smentita dallo stesso sindaco. "Intanto i lavori facciamoli partire quanto prima - aggiunge D'Anna -. Ma per fare questo serve un buon lavoro dell'Amministrazione Comunale che definisca con certezza il progetto esecutivo, la linea dei finanziamenti e la condivisione con la Città del progetto, e quindi anche con i lavoratori. Ma non è certo il sindaco Matteo Renzi a dover contrattare le condizioni di lavoro, a cominciare dagli orari e dai turni di lavoro. Ricordo che il sindacato delle costruzioni fiorentino ha una solida cultura fatta da decine di accordi per lavorare a ciclo continuo nei cantieri che ha garantito tutele ai lavoratori ed esecuzione delle opere".

 


"Dotare Firenze di un sistema veloce di trasporto collettivo moderno ed efficace riducendo al minimo i disagi per la città è cosa buona e giusta - sottolinea ancora il segretario della Fenal-Uil -. Crea lavoro in edilizia, un settore cruciale dell'economia fiorentina in termini occupazionali e di sviluppo. Un terzo del Pil della Toscana è prodotto dal comparto delle costruzioni. Un settore che anche per effetto dei ritardi del varo del piano strutturale comunale, della ancora mancata nomina di un assessore all'urbanistica, e dal mancato avvio di opere già finanziate versa in uno stato di profonda crisi di cui non si intravedono concreti segnali di uscita".