Firenze, 11 gennaio 2011 - Anche Roma avrà il suo Damien Hirst. Una chiara provocazione artistica destinata ad inasprire le polemiche sulle ultime opere dell’artista inglese.  Mentre a Firenze continua - fra le polemiche - il successo della mostra di Palazzo Vecchio con l’opera “For The Love Of God”, a Hong Kong è quasi pronta l’esposizione alla Gagosian Gallery di “ For Heaven’s Sake”, un teschio di neonato coperto con 8mila diamanti rosa realizzato dalla gioielleria Bentley&Skinner. 

 

Questa volta sarà Roma ad essere al centro dell’attenzione internazionale con l’esposizione di 'Love is love for beauty and to procreate and give birth in beauty', ('L’amore è amore del bello e di procreare e partorire nel bello'. Questo è il titolo dell’opera ispirata alla dissacrazione, allo scandalo, alla sorpresa. Il glande brillantato, già esposto a Milano nel giugno 2008, è ricoperto da 1.346 diamanti, compresa una grossa pietra rosa da oltre 2 milioni di sterline incastonata nella parte frontale, e sorretto da una base composta da 40 barre in oro 22 carati.

 

L'intera opera misura 27,6 centimetri. Inoltre l'artista si è garantito che le pietre preziose usate non fossero 'blood diamond', cioè la cui estrazione non fosse costata vite umane o feroci sfruttamenti di minori. L'esposizione è in programma da venerdì 28 gennaio 2011 a giovedì 21 aprile 2011 a Palazzo Venezia (orari 9.30/19.30). ''Anche questa, come la precedente, è la prova evidente di come Hirst sappia andare sempre un passo oltre nel mondo artistico contemporaneo'', il commento degli organizzatori della mostra .

 

'For The Love Of God', la ormai famosissima creazione di Hirst presentata alla White Cube Gallery di Londra e ora a Firenze, ha aperto una nuova strada e l'artista intende percorrerla fino in fondo. Il teschio tempestato di diamanti fu uno scoop, anche per le molteplici divagazioni filosofiche suscitate. Un'opera che ha fatto gridare allo scandalo, tanto che il critico Philippe Daverio, di passaggio da Firenze per una mostra evento agli Uffizi, l'ha miseramente stroncato. In sostanza, ha sostenuto con la sua ironia graffiante come gli artigli di un’aquila: "Se è un teschio, allora seppelliamo!''.

 


Damien Hirst è il capofila della YBA (Young British Art), che realizza opere contemporanee trattando in diversi modi il rapporto tra la morte e la vita, l’amore, l’immoralità e l’arte stessa. È universalmente noto e domina la scena dell'arte internazionale dagli anni '90 del secolo scorso.