Firenze, 13 novembre 2010 - Assegnati questa mattina, con una cerimonia solenne nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, gli Scudi in Argento, gli Scudi in Bronzo e i Diplomi di Benemerenza conferiti dall’Istituto Scudi di San Martino a persone ed Enti che si sono distinti per atti di solidarietà umana ed eroismo. Quella appena conclusasi è la XXVII edizione. La cerimonia è stata introdotta da Eugenio Giani, presidente del consiglio comunale di Firenze, che nel corso del suo intervento ha sottolineato come, nel corso degli anni, questo appuntamento sia diventato un punto di riferimento importante, la principale occasione di premiazione della solidarietà e dell’altruismo a Firenze.

 

Il Presidente dell’Istituto Scudi di San Martino, Roberto Lupi, ha salutato tutti gli intervenuti; in un punto del suo discorso si è rivolto in particolare ai giovani e agli studenti esortandoli a ricordare quanto sia importante l'avere attenzione verso il prossimo e il prodigarsi in atti di altruismo, in un mondo come il nostro, pieno di contraddizioni, che purtroppo propone soprattutto esempi negativi. Sono poi intervenuti il Prefetto Paolo Padoin, il Comandante Legione Carabinieri Toscana Gen. Brig. Giovanni Nistri, il Questore Francesco Zonno e il professor Cosimo Ceccuti, presidente della XXVII commissione giudicatrice. Ha condotto il cerimoniale Roberto Beltrami, consigliere dell’Istituto Scudi di San Martino.

 

Anche quest’anno sono giunti numerosi messaggi di partecipazione, tra questi quello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, del Ministro degli interni Roberto Maroni e del Ministro della salute Ferruccio Fazio. Come da tradizione consolidata, anche quest’anno un artista ha donato una sua opera all’Istituto: il professor Luigi Bellini, del Museo Bellini di Firenze, ha consegnato un diploma ricordo a Suren Malkhasyan che ha realizzato un dipinto con la sua interpretazione di San Martino nell’atto di donare il mantello al povero bisognoso.

 

Nel corso della cerimonia sono stati assegnati otto Diplomi di Benemerenza, cinque Scudi in Bronzo e sei Scudi in Argento. Due gli scudi in argento alla memoria: al dottor Carlo Urbani, ritirato dalla moglie Giuliana Chiorrini e al giornalista Mino Damato, ritirato dalla figlia Donatella. Carlo Urbani, medico specialista in malattie infettive, promotore di un progetto sanitario per la Mauritania e poi operatore umanitario con Medici Senza Frontiere in Cambogia, è stato il primo ad identificare e classificare la terribile polmonite atipica denominata Sars, quella stessa malattia che gli fu fatale, portandolo alla morte a Bangkok il 29 marzo 2003.

 

Mino Damato, noto giornalista conduttore di importanti trasmissioni televisive della Rai, si è impegnato attivamente nel campo del volontariato e della solidarietà; nel 1995 ha costituito l’Associazione Bambini in Emergenza divenuta due anni dopo Fondazione e della quale ha rivestito il ruolo di presidente fino alla sua morte avvenuta lo scorso mese di luglio. La Fondazione Bambini in Emergenza è un Ente Morale senza scopo di lucro, si occupa dei bambini malati di Aids, opera prevalentemente in Romania dove l’incidenza di questa terribile malattia nei bambini è molto elevata: su 100 bambini affetti da Aids in Europa, 56 sono rumeni.

 

Dello Scudo in Argento è stato insignito anche Pierantonio Costa, Console Onorario d’Italia a Kigali, Rwanda, dall’1988 al 2004, che, allo scoppio del genocidio del 1994, si adoperò attivamente per portare in salvo il maggior numero di persone possibile. Aiutato dal figlio, collaborando con la Croce Rossa e svariate Organizzazioni non Governative, alla fine del genocidio ha perso beni per più di tre milioni di dollari ma salvato numerose vite, circa 2000 persone tra cui 375 bambini. Pierantonio Costa, che non ha potuto presenziare alla cerimonia perchè all’estero, ha delegato Francoise Kankindi, presidente dell’Ass. BeneRwanda che ha sede a Roma e che tra l’altro sta sostenendo la candidatura al Nobel per la pace di Pierantonio Costa e di due donne Rwandesi.

 

Altro scudo in argento è stato assegnato a tre ragazzi di Tarare, Francia: Majid di 18 anni, Samir di 17 anni e Yacine di 17 anni che, tornando a casa a piedi dopo aver assistito ad un concerto, notando del fumo uscire da un palazzo, non solo hanno dato l’allarme ma hanno salvato da morte certa una bambina rimasta intrappolata in un appartamento oltre ad aver svegliato gli altri inquilini del palazzo che hanno così potuto mettersi in salvo. Un gesto meritevole di attenzione e che deve servire da esempio ai più giovani, perché non perdano di vista l’importanza di occuparsi del prossimo. Ha ritirato il riconoscimento il sindaco di Tarare, M. Thomas Chadoeuf Hoebeke.

 

Scudo in Argento anche per Mohamed Safik, operaio immigrato marocchino che nel quartiere Arcella di Padova, ha salvato da un incendio un bimbo di quattro anni e uno studente sedicenne.

 

Infine L’istituto Scudi di San Martino ha assegnato con menzione speciale lo Scudo in Argento al Professor Massimo Ceruso e alla sua equipe chirurgica, operativa presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi di Firenze, per aver operato, pro bono, un quindicenne di Tunisi che aveva perso l’uso di entrambe le mani in un terribile incidente. L’Istituto Scudi di San Martino si è fatto promotore e sostenitore di questa iniziativa, organizzando una raccolta fondi per l’ospitalità del ragazzo e dei suoi familiari durante il periodo della degenza e della riabilitazione.

 

Tra le persone che hanno ricevuto lo Scudo in Bronzo il pugile Nino Benvenuti, campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970, protagonista di una toccante storia di amicizia che lo vede protagonista nei confronti dell’ex rivale sul ring, Emile Griffith. Griffith, gravemente malato di Alzheimer e in grave difficoltà economica, ha chiesto aiuto a Benvenuti che non ha esitato ad organizzare in Italia un tour di rievocazione finalizzato alla raccolta fondi da donare a Griffith.

 

Altri premiati con lo Scudo in Bronzo il Carabiniere Scelto Carmine Greco, che ha salvato dal crollo di una abitazione una coppia di anziani coniugi, Il 1° Caporal Maggiore Salvatore Imbrogiano, per aver soccorso un motociclista gravemente ferito per un incidente stradale, l’Agente della Forestale Marzio Lanzi per aver evitato una carneficina, riuscendo a fermare un mezzo pesante sfuggito al controllo dell’autista svenuto in seguito ad un malore, l’Associazione Tunisina H.O.P.E. che ha come obiettivo sociale quello di aiutare i bambini che hanno difficoltà scolastiche nella scuola primaria e secondaria.

 

I Diplomi di Benemerenza sono stati assegnati a Roberta Rossini e Luca Soldati della gendarmeria della Repubblica di San Marino, per aver salvato la vita a due anziani coniugi, all’Assistente Capo della Polizia di Stato Roberto Villani che, libero da servizio, ha salvato la vita ad alcune persone che rischiavano di soffocare a causa di un incendio, al Vigile del Fuoco Elio Fabris che, libero dal servizio, è intervenuto in soccorso di una donna finita in un fiume con l’automobile, alla No Profit Band, gruppo musicale che offre gratuitamente i propri concerti a Enti e ad Associazioni pubbliche e private per iniziative di carattere benefico, a Erminio Petillo e Roberta Crispino per il costante e lodevole impegno nel volontariato, al 41° Stormo della Aeronautica Militare per aver contribuito a localizzare numerose imbarcazioni di profughi nel Mediterraneo e per averli tratti in salvo, a Giuseppe Bonardi, imprenditore che dedicato tutto il suo tempo libero ad attività benefiche a favore dei giovani portatori di handicap ed infine l’Istituto Oncologico Marchigiano, Associazione che offre assistenza e supporto psicologico ai malati di cancro e alle loro famiglie.

 

La cerimonia ha preso inizio con l’esecuzione di alcuni brani di repertorio eseguiti dalla Banda del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, diretta dal Maestro Sottotenente Mauro Rosi e con l’ingresso del Gonfalone della città di Firenze decorato di medaglia d’oro al Valor Militare. Sono intervenuti gli allievi della Scuola Giulio Douhet di Firenze, istituto di formazione dell’Aeronautica Militare che, per questa speciale occasione, hanno realizzato e letto un elaborato dal titolo “La Solidarietà secondo noi”.

 

Gli Scudi in Argento e in Bronzo raffigurano San Martino nell’atto di donare il mantello al povero bisognoso; questo gesto che rappresenta una delle più esaltanti immagini di solidarietà umana, ha ispirato il Maestro Brandimarte, noto artista fiorentino definito "Il Secondo Cellini", che per l'occasione ha coniato un prezioso calco con il quale furono e continuano ad essere forgiati gli Scudi in Argento e quelli in Bronzo. Sotto viene inciso il motto "ROBORE ET VIRTVTE" (VIRTU' nel portare il soccorso ai bisognosi, FORZA per continuare nella strada intrapresa).

 

Tutte le motivazioni sono visibili sul sito www.scudisanmartino.it