Firenze, 28 settembre 2010 - Ha scomodato persino Giorgio Gaber per spiegare meglio le assemblee sui 'Cento luoghi' che andranno 'in onda' contemporaneamente questa sera in cento diversi punti della città.

 

Così Matteo Renzi con il famoso 'Libertà è partecipazione' ha chiuso il suo intervento su Facebook. Cosa sono secondo lui i cento luoghi? "Un modo per coinvolgere i cittadini per governare insieme: sono la risposta fiorentina alla crisi della politica. A quelli che da mesi parlano delle vicende immobiliari di Montecarlo ma si scordano dei problemi degli italiani".

 

Poi, in consiglio comunale, ha ripresentato, per l’ennesima volta, il progetto che non è — ha tenuto a sottolineare — "un giochino mediatico, ma un tentativo di riavvicinare le persone alla politica, di richiamare la nostra gente al senso civico".

 

Renzi ha scelto di essere stasera alle Cascine (nella sala dell’economato) per il dibattito sul rilancio del parco. "Chiunque — ha ripetuto — potrà esprimere suggerimenti e perplessità, ma compito dell’amministrazione non sarà assecondare le critiche, bensì motivare eventuali scelte diverse". Le aspettative di partecipazione al ‘multievento’? "Certo — ha detto — non immagino che in tutte e cento le assemblee ci siano 200 persone, ma dovendo dare una mia previsione, se ci saranno 100 assemblee con 10-15 persone ciascuna saranno già numeri straordinari". Basterebbe quindi che mille, mille e cinquecento persone fossero presenti questa sera alle cento assemblee per decretare il successo della manifestazione.

 

La paladina della partecipazione Ornella de Zordo (Unaltracittà) non si accontenta: "Se davvero il sindaco vuole coinvolgere la cittadinanza nelle scelte per il futuro della città, lasci perdere le manifetazioni spot e trasformi queste cento assemblee in Laboratori permanenti che possano sia elaborare proposte che valutare l’operato dell’amministrazione".

 

E’ "una evidente forzatura", così Tommaso Grassi (Spini per Firenze) sul coinvolgimento della sola maggioranza. "Questa è una divisione fra consiglieri di serie A e B, ingiusta visto l’utilizzo di risorse comunali. Oltretutto con ‘Avventura urbana’ che lavora all’organizzazione senza nemmeno aver firmato la delibera per assegnare l’incarico".

 

Dura la replica del Pdl: "Anche noi crediamo che la partecipazione sia un valore, ma crediamo che siano le istituzioni a rappresentare i cittadini. Si parla di 55mila euro per una manifestazione alla quale il sindaco si è ‘dimenticato’ di invitare l’opposizione. Il centrosinistra non perde occasione per lamentarsi per la mancanza delle risorse finanziarie per il bilancio, nessuno però ha posto problemi per questi 55mila euro ai quali devono essere aggiunti gli straordinari dei dipendenti pubblici che sono stati cooptati. Quando aggiorneremo l’elenco delle spese fatte in questo primo anno dal sindaco per la comunicazione, scopriremo che con questi 55mila siamo già oltre i 500mila euro. Così è una iniziativa politica che dovrebbe essere pagata dal partito e non con i soldi di tutti i cittadini".

 

Linea polemica anche quella dei finiani di Fli: "Il sindaco ha spiegato bene — ha sostenuto Giocoli — che ai cittadini (ai quali è stato chiesto di portare patatine e piatti di carta) che porteranno alle assemblee il proprio pensiero verrà solo detto perchè la loro proposta non sarà accettata. Inutile dunque creare nei cittadini illusioni di poter contare qualcosa, al di là della foto souvenir da portare a casa".

 

Non sceglie, invece, la linea della ‘bocciatura preventiva’ Massimo Pieri (Udc verso il Pdn): "Vogliamo fare opposizione in modo costruttivo. Peccato che il sindaco non abbia scelto di coinvolgere anche l’opposizione. In ogni caso, come aderenti al progetto del Pdn ci saremo, eletti e militanti, per capire se i cittadini saranno davvero ascoltati dall’amministrazione".

 

Posizione analoga quella della Lega Nord con Mario Razzanelli: "Ci sarò anch’io a qualcuna di quelle assemblee. Ascoltare la gente e cercare di comprenderne le esigenze non significa entrare nella maggioranza e poi la Lega da sempre sta in mezzo alla gente".