Firenze, 15 settembre 2010 – Questa mattina al Saschall si è svolta l'assemblea sindacale organizzata da Flc-Cgil, CISL-Scuola e GILDA-Unams. L'ora di inizio era fissata per le 8.30 e l'incontro si è concluso circa quattro ore dopo. In tanti hanno partecipato e le adesioni sono state numerose da tutti i comuni e dalle province. Professori, maestri, precari e non, genitori e personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) si sono riuniti e hanno protestato contro i tagli che il governo vuole attuare alla scuola pubblica. Come ripetuto più volte in questi giorni dagli organizzatori dell'assemblea, l'istruzione è un diritto di tutti e per questo motivo la protesta è cresciuta e si è alimentata di giorno in giorno. Il Saschall non è riuscito a contenere il gran numero di persone e in molti sono rimasti in piedi o addirittura fuori dal teatro, affollando il marciapiede della strada. Gli altoparlanti hanno consentito comunque di seguire gli interventi svolti sul palco.


Tanta la rabbia e lo sgomento fra le persone che si preoccupano per il proprio futuro, per quello dei figli e per quello della scuola pubblica del 'domani'. Ma si è avvertita forte, nei discorsi dei docenti e dei genitori, anche la determinazione e la consapevolezza che per risolvere questi problemi è necessario restare uniti e parlare all'unisono.


La campanella di scuola quest'anno inizierà a suonare da domani: la decisione di organizzare l'assemblea proprio durante il primo giorno di lezioni ha creato accese discussioni ma allo stesso tempo i partecipanti alla manifestazione hanno voluto lanciare un messaggio forte speranzosi che qualcosa possa cambiare. Secondo i sindacati i licenziamenti, fino a ora programmati, vanno a ledere una situazione già troppo complicata. L'assessore alla pubblica istruzione, Rosa Maria di Giorgi, afferma che “centoquarantamila precari licenziati è un dramma sociale e nazionale perché è il più grande licenziamento di massa che io abbia mai visto negli ultimi anni”.

 

I precari sono in maggior parte giovani che lottano per avere un futuro e che continuano con passione a credere in quello che fanno nonostante le tante, troppe difficoltà. “C'è la voglia di mettersi in gioco sempre e comunque - ha dichiarato un'insegnante precaria di scuola primaria -, ci credo e voglio continuare a credere, è l'unica cosa che mi fa sperare che un giorno riuscirò ad avere una vita perché se il lavoro è precario la vita è precaria”.

 

Alle 12.30 le luci del Saschall si sono spente e domani le classi si popoleranno di professori e studenti che dovranno affrontare insieme il nuovo anno scolastico.
 

In tutta la Toscana le assemblee sono state otto e il sindacato, Flc-Cgil, ha diramato i numeri di questa giornata affermando che “mai, a memoria, si ricorda una partecipazione così massiccia”:  Arezzo (Flc, Gilda) hanno partecipato circa 800 persone;  Firenze (Flc, Cisl Scuola, Gilda) l'affluenza è stata di circa 4000 persone
Grosseto (Flc) circa 1500 partecipanti;  Livorno (Flc e Unicobas) affluenza di circa 1400 persone; Lucca (Flc, Cobas e Gilda) circa 1500 persone; Massa (Flc) 500 partecipanti circa Pisa (Flc, Cisl Scuola, Snals e Cobas) circa 2000 persone; Prato (Flcm, Cisl Scuola, Gilda) affluenza di circa 2000 persone.