Firenze, 13 settembre 2010 - Il 57enne fiorentino che si è ucciso dopo aver dato fuoco al suo ristorante, non aveva né moglie né figli ed era conosciuto nell'ambiente perché già gestore di un altro ristorante. In base alle ultime informazioni il ristorante ieri sera era stato regolarmente aperto. Quattro i dipendenti che lavoravano con la vittima che gestiva il locale da tre anni. Per quanto riguarda la dinamica dell'accaduto si apprende che nel rogo, appiccato probabilmente utilizzando benzina, il locale, al cui interno c'era molto materiale plastico, è andato completamente distrutto. L'uomo si è poi impiccato all'esterno del locale sotto al gazebo.

Aveva sì uno scoperto in banca e doveva stipendi arretrati ai dipendenti, ma da quanto è risultato dai primi accertamenti avrebbe vantato anche crediti e risulta che nel giro di qualche mese avrebbe estinto un mutuo.

Non è esclusa tuttavia l'ipotesi che alla base ci fossero debiti in quanto secondo i riscontri dei carabinieri, l'uomo aveva uno scoperto in banca di circa 18.000 euro, e doveva alcuni stipendi arretrati ai suoi dipendenti.

Prima di suicidarsi, il cinquantasettenne ha inviato alcuni sms: uno alla direttrice della banca, in cui le chiedeva scusa; altri, piu' duri, ad alcuni suoi collaboratori: '' Mi avete ammazzato con le vostre pretese, non riceverete piu' una lira,
arrangiatevi, addio''.

 

Il suicidio sarebbe avvenuto intorno alle tre nel locale posto al primo piano di un palazzo di via Piccinni, alla periferia nord di Firenze, poi, in maglietta e mutande, sarebbe entrato nel gazebo esterno, non interessato dalle fiamme, e si è lasciato andare con una corda intorno al collo dalla sommità di una scala. Attualmente aveva con se' quattro dipendenti. Ieri sera, il ristorante era stato regolarmente aperto.
 

Durante le operazioni di spegnimento del rogo, i vigili del fuoco hanno dovuto sgomberare i residenti del palazzo: nessuno ha riportato ferite e il fuoco non ha danneggiato la struttura dell'immobile. Nel rogo, appiccato probabilmente utilizzando benzina, il locale, al cui interno c'era molto materiale plastico, e' andato completamente distrutto. Il cinquantasettenne gestiva il ristorante da circa tre anni.