Firenze, 10 agosto 2010 - La pinza demolitrice si è messa in azione alle 10 e 49 di ieri matina e due minuti dopo, alle 10 e 51, il potente ‘drago’ meccanico ha deposto sul selciato di piazza Stazione il primo pezzo del tetto di acciaio della pensilina di Cristiano Toraldo di Francia. Sotto con gli occhi insù, il caschetto giallo di rigore ben calcato in testa e in mano un pesante mazzuolo (perchè la scena vuole sempre la sua parte) c’era il sindaco Matteo Renzi. Lui, classe 1975, nel 1990 quando la pensilina fu costruita in occasione dei Mondiali di calcio, aveva solo 15 anni e le polemiche, su quella costruzione di marmo bianco e verde che per decenni hanno diviso la città, dice di non ricordarle. "Non c’è nessun giudizio estetico o artistico sull’opera — precisa — solo il desiderio di ripulire Firenze, di combattere il degrado e di restituire alla piazza la prospettiva che era stata pensata e progettata da Giovanni Michelucci".

 

Insomma la pensilina era da fin troppo tempo diventata ricettacolo di ogni forma di rifiuto e sporcizia. Di notte ricovero per sbandati, di giorno maleodorante dimostrazione di inciviltà offerta non solo ai fiorentini, ma anche ai viaggiatori in arrivo da tutto il mondo. Renzi l’aveva nel mirino da tempo e con l’inizio dell’abbattimento della pensilina (ci vorranno tre settimane per completare la demolizione) ha dato il via alle «pulizie d’agosto». E promette di riconsegnare a settembre ai fiorentini una città ‘diversa’: strade riasfaltate, muri puliti, cartelli inutili rimossi, transenne abolite, persino qualche aiuola in più.
 

 

Certo perchè i lavori di prima riqualificazione di piazza Stazione siano ben visibili ci vorrà almeno un anno, ma i 135mila euro per i lavori ci sono già. Così come una prima idea del nuovo assetto degli spazi. Anche se Grandi Stazioni non ha annunicato la fine dei lavori per il restauro della Stazione di Michelucci prima di due anni ("Sì, ma nel frattempo devono tenere puliti i muri esterni dalle scritte" chiosa Renzi). L’edicola tornerà presto alla sua vecchia collocazione (prima del 1990) e sarà quindi spostata solo di qualche metro rispetto alla sua posizione attuale. Oltre ai due nuovi piani di parcheggio che Firenze Parcheggi sta per realizzare per biciclette e motorini sull’uscita della stazione lato ‘scalette’ (più o meno dove anni fa esisteva un vecchio analogo parcheggio per le bici) il sindaco pensa a nuove rastrelliere anche nello spartitraffico davanti allo storico Deanna ("Magari con un po’ di verde" ha imposto all’ingegner Vincenzo Tartaglia che seguiva da vicino la ricognizione).

 

Via invece bici e motorini dal centro della piazza, intorno alla grande aiuola verde che già guarda verso piazza Santa Maria Novella. "Non saranno tutti posti a pagamento — assicura Renzi — però dobbiamo fare i modo di assicurare una turnazione veloce. Dobbiamo studiare un modo per controllare la situazione per garantire il posto a chi ne fa un uso quotidiano e impedire l’abbandono dei mezzi per settimane".

 


E la viabilità sindaco? Come cambierà la viabilità in piazza Stazione dopo la rivoluzione d’agosto? Sulla questione specifica Renzi prende tempo. "Ci sono ancora molte cose da rivedere, abbiamo sbagliato a non spostare subito le fermate degli autobus extraurbani e turistici alla Leopolda. La provincia, i comuni vicini e le società ci hanno chiesto di aspettare. Torneremo alla carica a settembre, oppure non riusciremo a risolvere i problemi della viabilità". Intanto la prima delibera anti bus a due piani gialli e rossi (quelli turistici) è già pronta e sarà discussa nella giunta di dopodomani. Per loro lo spostamento alla Leopolda è già più vicino. Pronta a settembre anche la nuova porta telematica per via Valfonda già da mesi corsia preferenziale finora faticosamente presidiata 'a braccia' dai vigili urbani.

 

E sono praticamente completati anche i lavori per i nuovi cassonetti interrati in via Santa Caterina da Siena. Cinque bocche d’acciaio ognuna delle quali pronta a ‘ingoiare’ rifiuti per una quantità pari a quella di quattro cassonetti tradizionali. E poi c’è la facciata della scuola dei Marescialli in evidente stato di degrado. "Dicono che stanno per traslocare — allarga le braccia Renzi — ma dobbiamo cercare un accordo per rifarla il prima possibile". E poi c’è l’ufficio di informazioni turistiche da rimettere in comunicazione con Santa Maria Novella. Certo dopo aver spostato le bancarelle davanti alla chiesa, qualcuna già chiusa per ‘sanzione’ proprio da settembre...