Firenze, 26 luglio 2010 - E' quasi un giallo. Una partita a scacchi. Tra leggi, regolamenti, posti di cinema che si spostano, come carrarmatini del Risiko. Vediamo di capirci qualcosa, nella guerra che si sta giocando a Novoli. E che coinvolge anche noi. Perché siamo cittadini, siamo spettatori di cinema. Siamo abitanti di Firenze. E un pezzo così grande di città conta, per tutti. Area ex Fiat, tra via Forlanini e via di Novoli. Uno spazio immenso, una 'città nuova' da edificare. Che è ferma. Perché?

 

Perché nel progetto di quel quartiere da riedificare, proprio in mezzo, c’è un colosso di cemento. Che nelle intenzioni dei costruttori doveva diventare un Multiplex. Una multisala cinematografica da nove schermi e oltre duemila posti. A Berlino c’è una cosa simile: ma la città ha quattro milioni di abitanti. E qui a Firenze, invece, siamo in pochi. E già il Multiplex all’imbocco della Fi-Pi-Li, l’Uci ex Warner, basta e avanza. Un altro Multiplex in piena città soffocherebbe tutti gli altri cinema cittadini.
 

 

Il sindaco che dice? Dice che l’idea che nasca un Multiplex lì non gli piace. “Ma se l’immobiliare Novoli – la società proprietaria - ha le carte in regola, lo faccia. Non posso farci nulla”. Le carte però non sono in regola, dicono gli oppositori del Multiplex. Intanto, sul processo di costruzione sta indagando la magistratura. Storie di permessi disinvoltamente concessi, di progetti che mancano, eccetera. Ma non è questo il punto, adesso.
 

 

Il punto è che una legge regionale del 2004 dice una cosa precisa: nella provincia di Firenze ci sono già troppi posti cinema. E’ satura la provincia. Per fare un Multiplex occorre acquisire le licenze – e quindi, diciamo, le “poltroncine” – di altri cinema in attività. L’Immobiliare Novoli aveva comprato all’inizio del 2008 le licenze del cinema a luci rosse Italia, e del Firenze, proprio per ottenere l’autorizzazione a costruire. Tanti “posti” – anche se non duemila – per poter fare tante poltroncine a Novoli. Ma dopo varie proroghe, l’autorizzazione a costruire è scaduta definitivamente. Il 6 luglio, due settimane fa, la Regione Toscana ha avviato il procedimento di decadenza dell’autorizzazione a costruire.
 

 

E’ corsa voce, allora, che l’Immobiliare Novoli avesse intenzione di comprare altre aziende, altri 'posti' di cinema. Per esempio quelli del cinema Manzoni. Ma dopo un anno ininterrotto di inattività, un cinema praticamente, per la legge, smette di essere cinema. L’autorizzazione di una sala cinematografica decade. E il Manzoni è chiuso dal 1 luglio 2009. Quei 700 posti non servono più. Neanche se per ipotesi volesse riaprire lo stesso cinema Manzoni. “I posti non più utilizzati con la chiusura del cinema Manzoni dovevano essere utilizzati entro un anno dalla chiusura del cinema, cioè entro il 2 luglio 2010”, dice Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracittà. “Il che non è avvenuto. Quindi non potranno servire per l’eventuale conteggio di posti per il Multiplex”.
 

 

C’è già chi ha presentato una diffida alla Regione in tal senso: il proprietario del vicino cinema Flora ha mandato il 2 luglio alla Regione Toscana un’istanza di decadenza dell’autorizzazione del cinema Manzoni. E allora? Stallo. Per poter aprire il megacinema, l’Immobiliare Novoli dovrebbe acquisire le licenze di molte sale. Chiuderle, e spostare i posti nel Multiplex. Ora, per fare 2000 posti, quello che si prospetta è una chiusura in massa di sale. Quali? Principe, Fiamma, Astra 2, per esempio? Chiudere sale storiche fiorentine, farle morire, per edificare un Multiplex? A Firenze, oggi, non esistono sale chiuse da meno di un anno. Quindi non esistono posti 'disponibili', se non di sale in attività. Quello che potrebbe accadere, per far nascere il Multiplex di Novoli, è solo un’ecatombe di sale, ancora prima dell’apertura del Multiplex.