Firenze, 8 giugno 2010 - «QUANDO GUIDI lascia l’alcool a piedi». E’ lo slogan del lavoro presentato da Dario Busini, primo classificato del concorso “Drink or Drive” organizzato dall’associazione «Contatti - Giovani e adulti comunicano» e che vede La Nazione come partner. «Mi sono molto impegnato — commenta il vincitore, iscritto al corso di grafica pubblicitaria — . Volevo cogliere con un pizzico di ironia un problema drammatico e il risultato finale è frutto di un’analisi psicologica molto profonda».

 

Oltre cento i ragazzi dell’Istituto d’Arte di Firenze che, coordinati dalla professoressa Sestini e dal professsore Carini, si sono sfidati per realizzare il «manifesto» ideale sulla prevenzione degli incidenti stradali da utilizzare in tutte le future campagne di comunicazione di «Contatti» con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani ad una guida responsabile e senza alcool.

 

Messaggi diretti o evocativi. Di sicuro tutti efficaci, tanto che la giurìa ha faticato non poco a scegliere i migliori.
Ieri pomeriggio nell’auditorium Attilio Monti de La Nazione i lavori presentati dagli studenti sono arrivati come frecce al cuore dei presenti. Solo con l’impegno di tanti volontari è stato possibile avviare un progetto che sta prendendo corpo e che giovedì prossimo alle 17, in piazza Savonarola, troverà il suo momento clou con il «Brindisi analcolico», presenti autorità, cittadini, cantanti e band giovanili (Sensi Cellar, Her, Sunday Walk e Giulia Borgheresi) spinti dalla vivace e intelligente conduzione di Gaetano Gennai.

 

«La giornata di oggi — ha detto il presidente dell’associazione Matteo Lucherini — è un punto di partenza e non di arrivo. Non ci sembrava giusto vedere impegnati nella denuncia e nelle campagne di prevenzione soltanto chi aveva avuto un lutto in famiglia causato dall’alcool al volante. Ora serve un lavoro corale per mettere a disposizione di tutti l’etilometro a un prezzo simbolico, 20-30 centesimi, con un nuovo packaging. Oggi si spendono tre euro per vedere se hai bevuto e sette per un happy hour. Chi vuol essere sicuro di potersi mettere alla guida va aiutato e non penalizzato».

 

Ci sono anche imprenditori privati disposti a seguire il progetto, partito a La Nazione davvero con il piede giusto. «Adulti e giovani che dialogano: la vera festa è questa — ha ribadito il vicedirettore del quotidiano Mauro Avellini — soprattutto se il punto d’incontro avviene su tematiche tanto urgenti quanto delicate. Questa è la vostra casa».

 

TANTI i ragazzi premiati, ai quali sono andati l’attestato di partecipazione di «Contatti», la targa e il libro dei 150 anni de La Nazione. Festa di applausi, festa di volti, festa di sorrisi. Come quello, smagliante, di Martina Cipriani, che si è aggiudicata il secondo posto. «Bevi o guida! Questa è la strada giusta» recita la sua campagna, con una bellissima intuizione grafica che rappresenta i giovani ad un bivio, a scegliere tra la vita e la morte. Un lavoro di coppia ha centrato la terza piazza: autori Claudio Lietti e Ilaria Valenza. «Do you want to drive? Drink or Drive»: è il loro messaggio dentro un’immagine di grande impatto, un bicchiere che sanguina. Merita ben una menzione speciale per la grafica pubblicitaria Illy Kalivaci che ha dimostrato la sua creatività con il busto di un uomo e al posto della testa una bottiglia color rosso-pericolo.

 

Alla fine foto di gruppo con tutti i ragazzi e con quanti a vario titolo hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa: affermati professionisti, artisti, gestori di locali, tutti pronti a prestare un po’ del proprio tempo alla riuscita del progetto. E’ questa la forza di «Drink or drive». E allora tutti in piazza Savonarola per dire basta ai troppi incidenti provocati dall’alcool.