Firenze, 18 febbraio 2010 - Il sindaco ‘conciliatore’ Matteo Renzi ha deciso di ridurre il numero di multe finora inflitte ai fiorentini. Ma chi ha ricevuto (o riceverà) una multa a casa, si rassegni: dovrà pagare 11 euro e 85 centesimi di spese di notifica. Cioè il doppio di quanto finora veniva richiesto. Tutta ‘colpa’ di una sentenza della Corte di Cassazione del giugno 2009, confermata anche da alcune sentenze del giudice di pace di Firenze.

Cosa dice la sentenza? Che la notifica, cioè la consegna della multa al destinatario non può essere eseguita da un’azienda privata. Morale: il servizio di notifica ai residenti in città, già assegnato per tutto il 2010 alla società privata Ati Tnt Post/Maggioli Spa, deve ora essere svolto da Poste Italiane. Il problema sta nei costi. Il piano tariffario che il Comune ha sottoscritto con Poste italiane prevede, infatti, il raddoppio del costo di notifica. Tutti soldi che finiscono per uscire dalle tasche dei cittadini.

«Ma oltre al danno — sottolinea il consigliere del Pdl, Emanuele Roselli — c’è la beffa. Il Comune, infatti, paga anticipatamente a Poste Italiane il servizio di notifica e recupera la spesa nel momento in cui viene pagata la sanzione. Così nel bilancio di previsione per il 2010 il Comune non solo ha dovuto stanziare 2 milioni e 100mila euro in più per la notifica delle multe, ma rischia anche di non poter recuperare parte di quelle spese visto che solo il 75 per cento delle multe vengono poi effettivamente riscosse».

Conviene fare due conti: visto che le multe elevate ai fiorentini ogni anno sono mediamente 400mila, il Comune rischia di ‘rimetterci’ circa un milione e 200mila euro. Cifra consistente che l’assessore al bilancio Angelo Falchetti dovrà raschiare sul fondo del bilancio comunale. Il Pdl sta spulciando tutti gli aumenti, diretti e indiretti, che il nuovo bilancio comunale, grazie a una finanza già definita «creativa», impone ai cittadini. E dal fronte del centrodestra arriva un primo suggerimento: «E’ urgente che il sindaco — sostiene Roselli — ritratti, nel più breve tempo possibile il prezzo della notifica con Poste italiane».

Cerca di chiarire la situazione il comandante dei Vigili urbani, Massimo Ancillotti. «La questione è controversa. Il Comune di Firenze affidando il servizio a Tnt aveva nominato ‘messi comunali’ i dipendenti di Tnt addetti alla consegna degli atti. Una procedura ammessa dal Consiglio di Stato. E continuiamo a pensare che si tratti di una procedura corretta. Quanto prima, quindi, impugneremo la recente sentenza del presidente della sezione lavoro del tribunale di Firenze per sostenere la nostra tesi». E nel frattempo? «Abbiamo deciso un affidamento pro-tempore a Poste Italiane, e non appena il bilancio preventivo sarà approvato faremo una nuova gara recependo nel capitolato le indicazioni della sentenza».

Ai fiorentini quindi, per ora, non resta che pagare. Anche gli 11 euro e 85 centesimi di notifica ‘maggiorata’. Unica possibilità di scampo: non aspettare che la multa arrivi a casa, ma precipitarsi a pagare presso gli uffici dei vigili urbani, gli uffici postali o le sedi della Crf, nei tempi previsti dalla legge.