Firenze, 4 novembre 2009  - Nel tardo pomeriggio di ieri l'Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze ha attivato il primo trasporto sanitario speciale, costituito da una equipe di specialisti a bordo di un'ambulanza attrezzata con dispositivo Ecmo portatile.

 

Questo ha consentito una tempestiva e continua assistenza respiratoria che ha garantito condizioni di sicurezza
durante il trasporto a Careggi di una paziente con sospetto virus A H1N1 ricoverata da ieri nella rianimazione dell'ospedale di Pistoia con gravi problemi respiratori.

L'Ecmo (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation) è una apparecchiatura di supporto cardiopolmonare di cui il servizio sanitario regionale si è dotato proprio in previsione della pandemia influenzale. Gli Ecmo disponibili in Toscana sono quello mobile, quelli a disposizione degli Ospedali di Careggi, Pisa e Siena Le Scotte, e quelli
con caratteristiche a datte agli interventi pediatrici a disposizione del Meyer e della Fondazione Monasterio (Opa di Massa).


L'equipe di Careggi, otto operatori su due unità mobili attrezzate, è composta da anestesisti rianimatori, cardiologi, cardiochirurghi perfusionisti e infermieri;  ha assistito con il supporto vitale extracorporeo la donna nel corso del trasporto verso la terapia intensiva di emergenza del DEA di Careggi dove è attualmente ricoverata.

Il trasporto speciale è una procedura prevista da un protocollo di trasferimento messo a punto su mandato dell'assessorato alla sanità della Regione toscana attraverso l'istituzione di un Centro regionale di riferimento presso Careggi nell'ambito del Dipartimento DEA medicina e chirurgia d'urgenza e del Dipartimento cuore e vasi.


La paziente di circa 40 anni, con fattori generali di rischio, è affetta da insufficienza polmonare acuta tecnicamentE e definita 'ARDS',  sindrome da distress respiratorio. Le sue condizioni sono critiche ma stabili grazie all'utilizzo della ventilazione meccanica e al tempestivo impiego del sistema di supporto vitale extracorporeo Ecmo che mantiene l'ossigenazione del sangue in condizioni di insufficienza polmonare acuta.


"Voglio ringraziare pubblicamente i componenti l'equipe - afferma l'assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi - che ha realizzato intervento davvero tempestivo e impegnativo sotto il profilo tecnico. Abbiamo visto giusto quando abbiamo deciso di dotarci di questi strumenti all'avanguardia e di formare gli operatori che li utilizzano. Di fronte alla nuova influenza e ai casi più complessi l'intero sistema sanitario pubblico toscano sta dando prova di straordinaria professionalità e dedizione".

L'equipe era composta da: Marco Ciapetti (medico DEA), Chiara Lazzeri (medico CeV), Massimo Bonacchi (medico CeV), Stefania Di Fraia (perfusionista CeV), Erminia Mascitelli (perfusionista CeV), Simona Bacci (infermiere DEA), Adriano Peris (medico DEA), Erika Mannelli (specializzanda DEA).