{{IMG_SX}}Firenze, 23 settembre 2009 - Quella del Duomo sarà un’area pedonale «integrale». Zero zone franche per i furbetti. Pochissime deroghe ammesse. Ovviamente quelle per i mezzi di soccorso. Gli accessi indispensabili, per il carico e lo scarico merci, saranno vagliati caso per caso. Il passaggio per i diversamente abili avrà percorsi speciali, ma nell’area off-limits non si entra con i mezzi a motore. La rivoluzione partirà il 25 ottobre. Con un enorme lavoro di preparazione che è già in corso da mesi.

Questo il perimetro che delimiterà la nuova zona solo per pedoni: via Martelli, a partire dall’incrocio con via de’ Pucci; piazza San Giovanni sul lato destro che costeggia il Duomo; via de’ Cerretani, dall’incrocio con via de’ Vecchietti. Una zona che si va ad aggiungere a quella già pedonalizzata per cui il Duomo e l’area limitrofa sarà completamente sgombro dal traffico.

Tutto questo comporterà lo stravolgimento della viabilità: alla zona pedonale non sono ammessi bus né taxi. La deviazione delle linee di trasporto pubblico è al vaglio dei tecnici del Comune e di Ataf. Molto probabilmente per le linee più forti (14, 17, 23) verrà consentito un affondo al centro, in modo tale da lasciarli avvicinare il più possibile alla rigorosissima zona pedonale.

Alcune linee dovranno spezzarsi in doppie circolari. Altre prenderanno percorsi del tutto nuovi. D’altronde il pallino di far fuori i bus dal centro storico era già qualcosa più che un’idea. In attesa della gara della Provincia, Renzi aveva dato l’input. Con un progetto affidato a un pool di esperti. Le linee in futuro dovranno incrociarsi con la tramvia. Ma l’idea fondamentale di quel progetto ruota su due autolinee che attraversano la città passando dal centro (verosimilmente 14 e 17) sfrattando tutte le altre, convogliandole su tre punti di scambio esterni: Fortezza, Porta al Prato, via Curtatone. Con due linee periferiche: una da Sesto a Scandicci, un’altra da Ponte a Niccheri a Torregalli.

Il progetto a questo punto accelera. Nell’affondo al centro, i bus che adesso arrivano da via de’ Pucci potranno svoltare a destra in via Cavour per andare in piazza San Marco e rientrare sui viali. Via dell’Oriuolo cambierà senso di marcia, verosimilmente per consentire al 14 di percorrerla da via Verdi fino al Duomo, dove si potrà svoltare in via del Proconsolo. I pullman che arrivano dalla stazione, in via Panzani, potranno svoltare in via de’ Vecchietti.

Soluzioni diverse per i taxi. Che potranno inoltrarsi fino a piazza Dell’Olio. Alle auto bianche del servizio pubblico sarà consentito anche percorrere borgo San Lorenzo. Lo studio di questa nuova area pedonale non è affar semplice perché sono dieci le linee che attualmente passano da piazza del Duomo – 1, 6, 7, 10, 11, 14, 17, 23, 31, 32 – per un totale di circa 2.000 autobus e 150mila passeggeri il giorno (e 54 milioni l’anno). Il 60% dell’utenza Ataf insiste, infatti, sulla zona più centrale della città. Con la pedonalizzazione, il 30% di queste dovrà trovare percorsi del tutto alternativi.

Qualcuno storce la bocca. Era inevitabile. Il presidente di Uritaxi Firenze è categorico: «Rispettiamo la decisione, ma anche noi dobbiamo lavorare». «Ci sono 660 taxi in città e circa il 30-40% delle corse passa da piazza Duomo — dice —. Rispettiamo la pedonalizzazione, ma è evidente che noi tassisti dobbiamo poter continuare a offrire il nostro servizio in una zona ad alta concentrazione di turisti, alberghi, ristoranti».

Sul fronte tramvia, in attesa di conoscere il progetto finale della linea 2, c’è da registrare la lettera che il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi, ha inviato ieri all’amministratore delegato di Gest, Serge Reynaud. Con la quale invita la società di gestione della tramvia a sospendere la selezione di personale esterno e ad operare nel rispetto degli impegni assunti per garantire un canale privilegiato ai dipendenti di Ataf.