Cristicchi tra canzoni e impegno: ‘Renzi mi ha invitato a Firenze’

Bardalone, 22 agosto 2014 - «NON ESISTE un disco o una canzone capace di contenere la follia positiva con cui ho attraversato questi dieci anni di continui deragliamenti. Mi sono divertito molto, e oggi sono in grado di raccontarlo». Così Simone Cristicchi ripercorre il proprio percorso artistico nello spettacolo «Secondo me. Musiche, racconti e memorie di un cantattore», in  scena stasera alle 21,30 al palazzetto Pertini di Bardalone (ingresso 6 euro). Quali i momenti salienti della sua storia? «L’esordio con ‘Vorrei cantare come Biagio‘ nel 2005 e la vittoria al Festival di Sanremo con ‘Ti regalerò una rosa’ nel 2007, poi lo spettacolo col Coro dei Minatori di Santa Fiora e il mio primo monologo, Li romani in Russia. Infine, la creazione del musical civile Magazzino 18». Teatro e musica che riflettono lo stesso impegno: l’arte è il mezzo per affrontare temi scomodi? «Canzoni e spettacoli teatrali possono veicolare velocemente temi importanti e proprio in questo risiede la loro utilità. Basti pensare ad alcune opere di Gaber o De Andrè. Credo fermamente che l’artista, oltre a intrattenere, debba mettersi al servizio della comunità e, come una sorta di ‘grillo cantante’, aiutare gli altri a riflettere». ​Un tale impegno quali conseguenze comporta per un artista? «Amo raccontare le storie degli ultimi, ma cerco di farlo in poesia e aggiungendo quel pizzico di ironia. Forse anche per questo il tour di Magazzino18 è stato sold out ovunque. Ma di certo il mio intento non è mai stato quello di cercare polemiche».

Progetti per il futuro? «A settembre porterò lo spettacolo in Usa e Canada per le comunità degli italiani, poi per tutto il 2015 sarò in tour con oltre 100 repliche di Magazzino 18. Sicuramente tornerò in Toscana e anzi mi piacerebbe, dopo l’invito di Matteo Renzi, portarlo al Teatro della Pergola di Firenze».

Il concerto di Cristicchi sarà seguito alle 22,30 da quello dell’Orchestra Bailam & Compagnia di Canto Trallalero.