Venerdì 19 Aprile 2024

Commercio e (in)sicurezza, reati predatori in aumento: "Firenze? E’ come Napoli"

Ricerca Confcommercio. L’allarme del prefetto

Giornata della legalità, appuntamento annuale di Confcommercio e conferenza stampa con presentazione dati fiorentini, intervengono il presidente Jacopo De Ria e l’assessore Giovanni Bettarini

Giornata della legalità, appuntamento annuale di Confcommercio e conferenza stampa con presentazione dati fiorentini, intervengono il presidente Jacopo De Ria e l’assessore Giovanni Bettarini

Firenze, 27 novembre 2014 - «A PRESCINDERE dai dati, ho sempre detto che il nostro territorio, ma anche il resto della Toscana, è nella top ten delle città più a rischio per i reati predatori, per la contraffazione, la pirateria e l’abusivismo. Essere nella top ten significa essere insieme alle altre città più compromesse del territorio italiano. Mi riferisco a Napoli, Bari, Catania. Il dato non migliora e non peggiora, il trend è sempre quello». Il prefetto Luigi Varratta non poteva essere più chiaro. E le sue dichiarazioni vanno di pari passo con i risultati dell’indagine Gfk Eurisko che Confcommercio ha voluto replicare a distanza di sette anni dall’ultima per verificare come e quanto la crisi abbia acuito i fenomeni criminali.

CIÒ CHE per prima cosa emerge dall’indagine presentata ieri, nel corso della Giornata della Legalità, in Palazzo Vecchio alla presenza dello stesso prefetto, del questore Raffaele Micillo, del generale della guardia di finanza Leandro Cuzzocrea e dell’assessore Giovanni Bettarini, è un quadro sicuramente più grave rispetto al passato. A cominciare da un dato in allarmante ascesa: la percezione d’insicurezza per la propria attività che riguarda il 48% degli esercenti fiorentini. Non solo tanta contraffazione dunque. I dati presentati dal presidente Jacopo De Ria, da Tiziano Tempestini e Gerri Martinuzzi, mettono in risalto i furti, che preoccupano il 72% degli esercenti, tanto da aver costretto il 53% ad installare telecamere o impianti di videosorveglianza. Al secondo posto troviamo invece l’abusivismo, indicato come problema dal 78% rispetto ad una media nazionale del 55. Tra i fenomeni in aumento: le rapine, l’usura, le tangenti negli appalti e le estorsioni, con un buon 10% che ha ammette di aver avuto esperienza diretta o indiretta di criminalità.

COME invertire la rotta? Gli esercenti chiedono più protezione da parte delle forze dell’ordine, ma anche certezza della pena. «Con questa giornata – ha detto il presidente di Confcommercio, Jacopo De Ria – abbiamo voluto gettare luce su un fenomeno, quello dell’illegalità, contro il quale ci battiamo da sempre. Se vogliamo davvero far ripartire la nostra economia, il primo passo da compiere è rendere più sicuro il territorio». «Insieme al sindaco Nardella – ha detto il prefetto Varratta – stiamo studiano delle misure da adottare nello specifico a protezione dei commercianti».