Giovedì 25 Aprile 2024

Caos Oltrarno, artigiani in rivolta: "Ztl e parcheggi, no alla rivoluzione"

Sondaggio di Confartigianato su 244 attività: Comune ascoltaci

Pedonalizzazione di piazza del Carmine (foto Marco Mori/New Press Photo)

Pedonalizzazione di piazza del Carmine (foto Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, 26 gennaio 2015 - ALLE IMPRESE dell’Oltrarno il nuovo assetto del Quartiere deciso dall’amministrazione comunale con pedonalizzazione e nuovo tipo di Ztl non piace proprio. A rilevarlo, il risultato di un sondaggio, svolto mercoledì scorso, direttamente sul campo, da Confartigianato tra 244 esercizi commerciali ed artigiani, iscritti e non all’associazione di categoria.

«DOPO la pessima accoglienza da parte dei nostri associati del ‘Piano Nardella per l’Oltrarno’, abbiamo infatti sentito l’esigenza di ascoltare anche le imprese non iscritte alla nostra associazione» precisa Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Imprese Firenze. Alla Ztl prevista dal piano annunciato da Palazzo Vecchio si oppone – secondo i dati di Confartigianato – il 73% degli intervistati, ma il dissenso sale al 75% per il nuovo assetto dei parcheggi.

ALTRO dato che emerge riguarda la quantità di imprenditori non correttamente informata da Palazzo Vecchio, che sembra dimenticare il dovere della trasparenza e dell’informazione. L’area che più si oppone alla rivoluzione Ztl e della sosta è quella di Borgo S. Frediano, Piazza del Carmine e Piazza Tasso, con il 100% degli imprenditori intervistati contrari al sistema parcheggi previsto dall’amministrazione comunale ed il 95% contrario alla nuova Ztl. Pollice verso anche dall’area intorno a Via S. Agostino e Piazza S. Spirito, in cui le imprese si sono dette contrarie per il 90% al nuovo assetto del posteggio e per il 69% alla nuova Ztl.

FAVOREVOLE, invece, quanto meno alla nuova Ztl, con il 60% dei consensi, l’area di Via Romana e Via Maggio. La medesima zona presenta però un forte deficit informativo sul tema “nuovo sistema parcheggi” (60% non sa), anche se i favorevoli (33%) prevalgono sui contrari (7%). «Che dire? Sembra proprio che il ‘sistema dei tavoli’ adottato dal Palazzo Vecchio abbia dato luogo ad un ascolto lacunoso. Forse perché niente vi è possibile proporre, visto che tutto è già prestabilito e deciso? – commenta Scatizzi – Polemiche a parte circa gli strumenti adottati dal sindaco per informare e comunicare con la cittadinanza, occorre un ripensamento, immediato e radicale, di ciò che si ha in mente per l’area: ne va del suo futuro. Occorre un passo indietro, sicuramente sull’assetto dei posteggi. A noi di Confartigianato, ma anche a tanti imprenditori e residenti dell’area, le somme e sottrazioni di Palazzo Vecchio (quelle che conducono ad un pareggio tra posti soppressi ed introdotti) non tornano. Non è ammissibile tagliare posti auto senza prima aver previsto un’alternativa concreta: qui ed ora, però. Non possiamo aspettare i tempi richiesti dalla costruzione di un parcheggio interrato che, al momento, è presente solo nel ‘libro di sogni’ di Palazzo Vecchio. Tanto più in una città che, di default, non rispetta – concludce Scatizzi – mai i tempi di costruzione delle opere pubbliche, basti pensare alla tramvia».