La scuola dei topi sugli alberi

Il commento

Firenze, 24 febbraio 2017 - Grossi, grassi, sporchi e pelosi. Altro che topolini di campagna. I ratti che da circa quindici giorni stanno stringendo d’assedio la scuola materna Pio Fedi di Firenze, sembrano più delle talpe che dei teneri sorcetti. Quasi dei topi acrobati, vista la facilità con cui si arrampicano sull’albero nel giardino della materna per cibarsi di alcune bacche di cui sarebbero piuttosto ghiotti.

E a nulla è servito il lavoro di potatura degli addetti dell’assessorato all’ambiente. I rami e le bacche sono spariti, ma loro, di mollare la presa, non ne hanno voluto sapere. Ora, al di là dell’inquietante presenza di topi nel giardino e negli anfratti di una scuola frequentata da bambini fra i 3 e i 6 anni (alzi la mano quale mamma sarebbe felice di mandare il figlio in un istituto infestato), desta un po’ di preoccupazione l’inerzia del Comune di Firenze. L’allarme, lanciato dai genitori dei bambini della scuola, è stato inizialmente sottovalutato. Poi si è proceduto alla potatura dell’albero, ma gli effetti non si sono visti e i topi hanno continuato ad imperversare come se nulla fosse.

C’è voluta tutta la tenacia di alcuni genitori per rimettere le cose in carreggiata. Sì dunque alla bonifica, scuola chiusa e via con la derattizzazione. Quanto ci vorrà? Un giorno, avevano spiegato. Poi da uno si è passati a due. Da due siamo arrivati ad una settimana, con l’incubo di una nuova proroga. E che dire dell’incontro fra i genitori, il dirigente scolastico e il Comune? Niente, il presidente del Quartiere si è ammalato. Tutto rinviato. Oggi, finalmente, il vicesindaco Giachi, che nel frattempo si è scusato, dovrebbe incontrare i genitori. Ma chi li risarcirà di una settimana di scuola buttata al vento, delle baby sitter strapagate o dei giorni di ferie presi per tamponare l’emergenza? Per non parlare dell’aspetto igiene. Che poi, alla fine, è quello che conta davvero.

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