Credo nella grande Careggi

Il commento

Pierluigi Stefano

PRESSPHOTO Firenze, Conferenza stampa Aou Careggi per presentare dati della nuova sala cardiochirurgia ad un anno dalla sua attivazione. Nelle foto Gianfranco Genuini, Monica Calamai, Pierluigi Stefano e Nadia Lombardi Giuseppe Cabras/New Press Photo

Firenze, 2 ottobre 2017 - Leggo sul vostro quotidiano in questi giorni di spostamenti di medici, di trasferimenti, di primari che sarebbero ambiti in altre sedi. Caro Direttore mi permetta di dirLe che da residente a Firenze e da cittadino la lettura di certi articoli non mi lascia indifferente.

Non posso parlare per gli altri valenti colleghi. Non sono abituato a farmi portavoce di istanze collettive. Posso dirLe però che mai come in questo momento nei sedici anni di permanenza nel nosocomio fiorentino di Careggi io ed il mio gruppo di lavoro abbiamo trovato una direzione generale che ci ha ascoltato, ha capito le nostre esigenze ed ha contribuito - assieme al nostro incessante lavoro - a far sì che la cardiochirurgia a Firenze fosse la prima in Italia per interventi effettuati. Le potrei dire non solo per numeri ma anche per la qualità delle prestazioni, ma questi dati lei li conosce sicuramente.

Per ottenere risultati debbono concorrere più fattori. Da parte nostra ogni giorno c’è la volontà di riaffermare quel giuramento che facemmo appena laureati; di lavorare nell’interesse collettivo, di formarsi sempre con maggiore impegno, di credere che questo lavoro se fatto con l’umanità necessaria sia il più bel mestiere del mondo. Dall’altra parte abbiamo finalmente un Ospedale Pubblico che ha creduto in noi ed in tanti altri colleghi mettendoci sempre a disposizione le più innovative strumentazioni e le migliori sedi. La necessaria intelligenza per comprendere quanto questo lavoro sia delicato e fondamentale per tutta la collettività. E mi creda Direttore, non sempre è accaduto.

Io rimango a Firenze. Non è una excusatio non petita. E con me rimarranno i medici che ogni giorno mi affiancano e che come me credono in questo progetto. Ho creato una grande squadra attorno a me, Direttore, e non le nascondo che questo gruppo di validissimi collaboratori è invidiato dal mondo cardiochirurgico, quindi sinceramente, per naturale crescita, è possibile che qualcuno dei miei collaboratori possa essere ambito come primario in altre sedi. Ma come ben sa esistono dei concorsi pubblici e se dopo l’espletamento di tali concorsi ne risultassero vincitori sarei ben lieto di assecondarli ed aiutarli nel loro inserimento.

Questo è solo un grande riconoscimento della nostra scuola di cardiochirurgia e di questo la comunità fiorentina e toscana può essere solo orgogliosa.

Rimango perchè Firenze mi ha adottato. Io salentino che qui ho la famiglia, il mio mondo di amicizie e di affetti e perché qui ho deciso di far nascere mia figlia che da voi fiorentini ha già preso il carattere e la vena polemica. Io Direttore rimango. Perché credo nel progetto di Una grande Careggi. E perché questa è casa mia.

*Direttore Cardiochirurgia Careggi

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