Venerdì 26 Aprile 2024

Le lezioni di legalità nelle scuole

di Luigi Caroppo

Il capocronista de La Nazione di Firenze Luigi Caroppo

Il capocronista de La Nazione di Firenze Luigi Caroppo

Firenze, 1 febrbaio 2015 - Le prime lezioni di legalità che dovrebbero essere organizzate nelle scuole superiori dovrebbero essere rivolte a fenomeni interni più che a vicende esterne. Benissimo parlare di mafia, criminalità organizzata, di riciclaggio di denaro sporco e di corruzione. Ma non bisogna alzare il tappeto e nascondere la polvere sotto. In queste settimane La Nazione ha aperto un dibattito, senza allarmismi e sensazionalismi (di cui vengono spesso accusati i giornali), sulle droghe leggere a scuola.

Abbiamo ospitato interventi, raccontato episodi di cronaca (controlli della polizia negli istituti), confrontato posizioni diverse, interpellato istituzioni, lanciato provocazioni come quella di Giovanni Gozzini sull’antidoping agli studenti. La situazione è preoccupante, è chiaro. C’è tolleranza ’storica’ verso le droghe leggere, i cattivi maestri in giro sono anche troppi. Ma i danni per chi fa uso, specialmente prolungato, di ’canne’ e altro, sono pesanti,molto pesanti. Lo dice chi all’Asl lavora a contatto con i ragazzi.

C’è stata polemica sui cani poliziotto a scuola. La scuola deve essere sinomino di legalità, ha sottolineato la vicesindaca Giachi. Giusto. E non ci sono ma o però. E’ vero che gli studenti sono l’anello finale di una catena di criminalità che coinvolge una filiera ben strutturata. Ma devono essere consapevoli di far parte di questo meccanismo e dei rischi che corrono. Ben venga quindi la riunione che Palazzo Vecchio ha organizzato con tutti i protagonisti: scuola in primis, forze dell’ordine, esperti. E con i risultati del confronto si coinvolgano gli studenti. E’ ora di fare. Buona domenica.