E' guerra di religione

Il commento del direttore

Pierfrancesco De Robertis

Pierfrancesco De Robertis

Firenze, 26 luglio 2016 - L'estate del nostro terrore continua a mettere in scena il suo macabro rituale di morte. Dopo Nizza, dopo la Germania ecco ancora la Francia. Stavolta pare che i folli protagonisti di questo assalto criminale siano per lo meno simpatizzanti dell'Isis, e il rituale di morte che hanno messo in atto lo conferma.

L'elemento che fa però dell'attacco di Rouen un caso inedito è l'attacco al simbolo religioso per eccellenza dell'Europa cristiana: la parrocchia. Una parrocchia come tante altre. E' la prima volta che gli islamici in Occidente si spingono a tanto. Nonostante che la Chiesa di Roma, prima con Giovanni Paolo Ii poi con Francesco sia stata ben attenta a non usare e non far usare la religione come strumento di confronto, né culturale né armato. Se il salto di qualità del terrorismo islamista dovesse arrivare a bussare alle porte delle chiese la situazione diventerebbe davvero esplosiva, molto più di quanto lo è adesso. Il Papa dovrà usare tutta la sua forza per scongiurare un pericolo di questo genere.

Pier Francesco De Robertis

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