Fiorentina, ora serve una ri-carica

Il commento

Roberto Davide Papini

Roberto Davide Papini

Firenze, 20 ottobre 2014 - Quella scritta gigantesca e colorata ("Carica!"") con cui la Curva Fiesole aveva accolto la Fiorentina in campo nella magica serata del 3-0 all'Inter sarebbe servita anche contro la Lazio. E invece, non solo non c'era la scritta in curva, ma soprattutto non c'era nemmeno un po' di carica in campo. Quindici giorni dopo, la Fiorentina affondata dalla Lazio è sembrata lontanissima parente di quella che aveva travolto i nerazzurri.

Certo, la partita non è girata bene, su qualche episodio arbitrale si può discutere, la prodezza in rovesciata di Aquilani è stata fermata dal palo, ma sarebbe sbagliato aggrapparsi a questi episodi per spiegare la sconfitta. I viola hanno regalato un tempo alla Lazio (bravissima a conquistare il pallino del gioco e decisamente più in palla fisicamente) e nella ripresa hanno avuto le loro fiammate, ma non hanno fatto abbastanza per ribaltare il risultato. Con un pizzico di fortuna la partita sarebbe forse finita in parità, ma la Lazio (che, a conti fatti, ha avuto molte più palle gol, divorandone diverse) non ha rubato nulla.

Montella ricorda (giustamente) l'assenza dei due attaccanti principali (Gomez e Rossi), ma questa ormai non è più una notizia. Il punto è che la Fiorentina contro la Lazio è apparsa scarica in quasi tutti i suoi uomini e in tutti i reparti. Lasciamo stare i nomi, non è il momento dei processi e Montella saprà fare le sue valutazioni. Ma quando la Fiorentina non è carica gli avversari vanno a nozze. Per invertire la rotta serve una ri-carica. Nelle gambe, ma soprattutto nella testa dei viola.

 

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