Collettiva di arte contemporanea alla Cantina Antinori del Bargino

Si intitola "Stilllife Remix" e convoglia le opere, circa quaranta, di ventisei artisti. Esposizione aperta fino al 4 ottobre

Le Cantine Antinori

Le Cantine Antinori

Firenze, 2 luglio 2016 - Anche se è dall’età ellenistica che gli artisti raffiguarano la natura morta, in realtà è dal XVII secondo che diventa un vero e proprio genere di pittura. Ma oggi, in età contemporanea, qual è l’approccio alla “Still­life”? Lo racconta la mostra, a cura di Ilaira Bonacossa, che si apre domani (fino al 4 ottobre) alla Cantina Antinori del Bargino, all’interno di Antinori Art Project. Ventisei artisti contemporanei sono stati chiamati a reinterpretare la natura morta, un genere in cui piante, fiori e frutti vengono riprodotti, insieme a prede di caccia, in composizioni prive della presenza di esseri umani. Questi assemblaggi, spesso arricchiti da oggetti simbolici come teschi, perle, libri o strumenti per la misurazione del tempo, rappresentano un monito alla fragilità della bellezza e all’inevitabilità della morte.

L’esposizione, dal titolo «Still­life Remix», riunisce circa quaranta lavori che esplorano le possibilità espressive della natura morta. Alcuni lavori sono stati realizzati appositamente per l’esposizione che conta anche un’opera site specific. Affiancando opere di artisti emergenti con opere di figure di spicco nel campo dell’arte contemporanea, la mostra ci spinge a guardare la realtà che ci circonda con uno sguardo nuovo. Un insieme di opere fotografiche, scultoree, pittoriche e video illustrano come ancora oggi il nostro sguardo possa, attraverso il codice espressivo della natura morta, cogliere il passare del tempo attraverso la rappresentazione visiva di un impossibile equilibrio tra naturale e artificiale. Le opere presentate dimostrano che attraverso la Natura Morta molti artisti contemporanei ancora oggi possono raccontare la loro percezione del mondo che ci circonda, la fragilità umana, la caducità della felicità terrena, a dimostrazione che questo genere sospeso tra tradizione pittorica e fotografia pop sia oggi più che mai vivo e capace di trasferire emozione.

Gli artisti in mostra sono: Giorgio Andreotta Calò, Arianna Carossa, Mat Collishaw, Hans Peter Feldmann, Stefania Galegati, Francesco Gennari, Ori Gersht, Piero Gilardi, Thomas Grünfeld, Gusmao & Paiva, Calla Henkel & Max Pitegoff, Georgie Hopton, Elad Lassry, Esko Männikkö, Davide Monaldi, Aldo Mondino, Nicolas Party, Jack Pierson, Namsal Siedlecki, Lorenzo Scotto di Luzio, Shimabuku, Shirana Shahbazi, Elisa Strinna, Wolfgang Tillmans, Santo Tolone, Luca Vitone. I lavori dui questi artisti lascianotrasparire come i valori della composizione e dell’equilibrio cromatico siano reinventati e completamente trasformati, tradotti nella contemporaneità, per conservare l’efficacia dell’indagine. Così, ad esempio, le immagini di Wolfgang Tillmans dimostrano come il genere si sia trasformato catturando la quotidianità e i residui della presenza umana sullo spazio, mentre i lavori di Ori Gersht mostrano il rapporto stretto che intercorre tra violenza e bellezza attraverso la improvvisa esplosione di nature morte che sembrano uscite dalla migliore pittura fiamminga secentesca.

Due talenti emergenti come Santo Tolone ed Elisa Strinna si riappropriano invece con ironia di un’iconografia classica per trasformarla in cosa altra. La mostra, ambientata nei suggestivi spazi della cantina Antinori, vuole anche essere un omaggio e sottolineare la particolarità della committenza. L’esposizione si inserisce infatti in una tradizione secolare della famiglia Antinori di passione per l'arte che ­ oggi come allora ­ si impegna a tutto campo per realizzare una forte connessione tra le migliori espressioni della tradizione e della contemporaneità. In risposta alla mostra Still­life Remix la famiglia Antinori ha deciso di presentare negli spazi dedicati alle collezioni della cantina alcune opere di Palazzo Antinori. Una grande Natura Morta Fiamminga del 1600 e due tele di Filippo De Pisis in cui il tono ‘crepuscolare’ e intimista della rappresentazione degli oggetti inanimati è ottenuta da un fare pittorico lieve contraddistinto da rapidi tocchi. Still­life Remix ha ottenuto il patrocinio di Expo 2015 ed è inserita nei percorsi ufficiali culturali in Italia durante il semestre della manifestazione.

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