FIRENZE CITTA' METROPOLITANA / Nardella incontra i sindaci e il ministro Lanzetta: "Adesso tocca a noi fare la storia"

Ecco cosa cambierà a partire dal 1° gennaio 2015 FIRENZE, E' SVOLTA EPOCALE: DIVENTA CITTA' METROPOLITANA / IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA BARDUCCI: "LAVORERO' A MEZZO SERVIZIO" - L'INTERVISTA / NARDELLA: "UNA SVOLTA STORICA" / CONFINDUSTRIA FIRENZE: "ORA SIAMO DAVVERO IN EUROPA"

L'incontro tra il sindaco Nardella, il ministro Lanzetta e i sindaci (New Press Photo)

PRESSPHOTO PALAZZO VECCHIO, INCONTRO TRA IL SINDACO DARIO NARDELLA, IL MINISTRO MARIA CARMELA LANZETTA E I SINDACI DELL'AREA METROPOLITANA.-. Foto Umberto Visintini/New Press Photo

Firenze, 31 luglio 2014  - Mancano cinque mesi alla soppressione delle Province e all'entrata in vigore delle Città metropolitane. Tra le nove individuate a livello italiano c'è anche il capoluogo toscano. In questa direzione si è svolto questa mattina un incontro nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio tra il sindaco Dario Nardella, la Ministro degli Affari regionali e le Autonomie Maria Carmela Lanzetta e i sindaci dei Comuni dell’area metropolitana. “Sono felice che la Ministro abbia scelto Firenze come prima tappa del roadshow che si svolgerà in tutte le città metropolitane italiane - ha detto il sindaco Nardella in apertura del suo intervento -.Questo è un incontro di lavoro, operativo, che serve a dare voce ai sindaci dell’area metropolitana e che serve in particolare a tutti noi ad accendere i motori del lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi”.

“Con questo incontro apriamo il cantiere di riforme che ci porterà il 1° gennaio 2015 a cominciare una nuova storia che parte dai cittadini e che vede ancora una volta i sindaci protagonisti - ha spiegato Nardella -. Perché se vogliamo dare un senso a una riforma storica come quella contenuta nella legge Delrio, con l’abolizione delle Province e l’introduzione delle città metropolitane, dobbiamo entrare subito nel merito delle problematiche e delle opportunità che il nuovo Ente istituzionale riconosciuto dalla Costituzione può offrire ai cittadini”. “Dare il via alla città metropolitana vuol dire dare corpo a un modello istituzionale moderno che sia adeguato agli standard europei del governo delle grandi aree urbane - ha continuato Nardella -; significa non solo soffermarsi sull’architettura istituzionale, ma guardare al merito e alle specificità dei nostri territori”. “Se la città metropolitana costituirà davvero un elemento di novità a partire dalle esigenze dei cittadini e dell’innovazione dei servizi, delle infrastrutture e delle politiche del territorio dipenderà prima di tutto da noi sindaci - ha aggiunto - perché saremo noi a scrivere la storia, la vita, l’azione di questo nuovo Ente. Ci aspettano mesi di lavoro importanti nel corso dei quali dovremo esperire le competenze che ci vengono attribuite dalla legge, a partire dallo svolgimento delle elezioni per il Consiglio metropolitano, che a Firenze ci saranno il 28 settembre, e dalla redazione dello Statuto metropolitano, ma dovremo dare anche il via al lavoro del Piano strategico”.

All’incontro hanno partecipato anche il consigliere del sindaco per l’economia Alessandro Petretto, l’assessore comunale alla città metropolitana Giovanni Bettarini, l’assessore regionale alle Aree metropolitane e Città metropolitane Vittorio Bugli e il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci. “Ci aspettano mesi delicati di transizione dalla Provincia alla città metropolitana perché non possiamo lasciare al caso questa transizione - ha affermato Nardella - e ho trovato in Andrea Barducci una grande disponibilità ad accompagnare in collaborazione questo processo. Non vogliamo che il nuovo Ente nasca da una rottura con l’esperienza della Provincia, ma da un confronto e da un momento di integrazione e di collaborazione. Lo stesso vale nel rapporto con la Regione”. “Avere la città metropolitana significa dare corpo a straordinarie opportunità e non significa solo accendere un riflettore sui problemi - ha concluso Nardella -. Non dobbiamo vivere il nuovo Ente come un problema quotidiano in più da gestire, ma dobbiamo viverlo come una opportunità che potrà permetterci di gestire meglio le competenze che ciascuno di noi ha sul territorio”. "Per noi quello di oggi è un appuntamento importantissimo, soprattutto venire sui territori, conoscere la voce dei sindaci - ha detto la ministra per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta -. Abbiamo ampiamente parlato con il sindaco di Firenze, ci confrontiamo con il presidente della Provincia, con i rappresentanti della regione ma soprattutto con i sindaci dei comuni che andranno a fare parte dell'area metropolitana. Lo facciamo nell'ambito di una fase di ascolto necessaria e doverosa dei territori nel periodo di attuazione della legge Delrio, e quindi nel completamento di quelle che sono le incombenze del ministero nello scrivere i decreti attuativi per la formazione delle città metropolitane e i vari step che ci sono nell'attuazione completa della legge Delrio". 

COSA CAMBIERA' DAL PRIMO GENNAIO 2015 - A partire dal 1 gennaio 2015 le Città metropolitane sostituiranno definitivamente le Province. Saranno nove, Roma Capitale, con disciplina speciale, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, che sarà rimandata alla scadenza degli organi provinciali nel 2016. Di fatto, le Città metropolitane saranno enti governativi che assorbiranno in sé tutte le funzioni delle province, che resteranno come enti di area vasta con poche funzioni, in attesa della modifica costituzionale. Secondo la legge Delrio, approvata nell'aprile scorso, le Città metropolitane dovranno adottare e aggiornare il piano startegico metropolitano; curare la pianificazione territoriale in termini di infrastrutture, reti di servizi e comunicazioni; sviluppare gestioni coordinate dei servizi pubblici; sviluppare sistemi e strutture per la mobilità e la viabilità, coordinando la pianificazione urbanistica; promuovere lo sviluppo economico e sociale; sviluppare sistemi di informatizzazione e digitalizzazione. "Il nuovo soggetto istituzionale - ha spiegato il sindaco di Firenze e coordinatore Anci per le città metropolitane, Dario Nardella - non avrà costi politici, e avrà il compito di supportare i sindaci dell'area metropolitana in un lavoro di semplificazione e coordinamento. Uno degli obiettivi dovrà essere quello di avere le imposte locali più omogenee tra di loro e non tante diverse addizionali. La città metropolitana è un'opportunità in più - ha concluso Nardella - non un problema in più, che parte dai cittadini e vede i sindaci protagonisti".

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