Ciompi: sì al trasloco, no allo sfratto. "Aiutateci", scatta la raccolta difirme

Gli operatori del mercato antiquario chiedono ‘soccorso’ alla città / GUARDA LE FOTO

Piazza dei Ciompi (NewPressphoto)

Piazza dei Ciompi (NewPressphoto)

Firenze, 24 aprile 2014 - «IN LARGO ANNIGONI? Siamo disposti a trasferirci, a patto che venga presentata una soluzione complessiva e definitiva, che assicuri il ritorno in piazza dei Ciompi. Non accetteremo di essere spostati in un tendone, restando poi in attesa degli avvenimenti». Al mercato antiquario di piazza dei Ciompi non ci sono più i cartelli di protesta. Ma negli stand zeppi di vecchi oggetti del bel tempo che fu rimane ‘in esposizione’ anche e soprattutto la preoccupazione dei commercianti. Tant’è che in qualche casottino già campeggia un cartello con la scritta: «saldi per causa sfratto». A meno di un anno dai festeggiamenti per il cinquantesimo compleanno, questa incerta estate del 2014 ha infatti riservato loro un’amara sorpresa: tra fine anno e inizio 2015 è prevista la partenza del restyling complessivo della piazza. Come a dire, sono in arrivo le ruspe per abbattere i vecchi stand posizionati nel lontano 1963. «L’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini — dice Francesca Andreini, presidente del Consorzio del Mercato Antiquario e delle Pulci di piazza dei Ciompi — in un recente incontro ci ha detto che il Comune deve assolutamente avviare i lavori». «L’assessore — prosegue Andreini — ci ha chiesto di collaborare, e noi siamo disposti a farlo, accollandoci le spese per fare i nuovi stand, ma chiediamo che siano salvaguardate le nostre concessioni che scadono nel 2017 e che il project financing tutelava per venti anni». «Le uniche cose certe — dice ancora Andreini — sono che abbiamo presentato non so più quanti progetti, partiti e mai arrivati in porto, e che ci è stata aumentata la tariffa del suolo pubblico del trenta per cento, la più alta rispetto agli altri mercati».

NON LO DICONO apertamente, ma i commercianti hanno il timore che più di un trasloco si tratti in realtà di uno sfratto. E allora la parola d’ordine che circola è «certezza». Certezza di tornare nella piazza all’ombra della storica Loggia del Pesce, luogo che indubbiamente necessita di lavori da troppo tempo rimandati, dove da cinquant’anni è aperto, non lo si dimentichi mai, l’unico mercato fisso di questo genere in tutta Italia. Un mercato, che con tutti i suoi problemi, non ultimo quello dei tetti in eternit, è storico e non solo per modo di dire. «A Parigi nessuno si sognerebbe nemmeno per un istante di smantellare il Mercato delle Pulci. Qui a Firenze, al contrario, siamo capaci di tutto...», dice un antiquario. «Una volta riqualificato — gli fa eco un altro, presente in piazza dei Ciompi sin dai pioneristici inizi — questo mercato potrebbe diventare un gioiellino non solo per noi operatori ma per l’intera città. E invece che spettacolo si offre a frequentatori e turisti: sporcizia e degrado. Mi chiedo: verrà mai un bel giorno in cui qualcuno, finalmente, dimostrerà davvero di voler bene a questo nostro mercato storico?». Intanto, in attesa di certezze — nessuna comunicazione ufficiale è ancora arrivata in merito allo ‘start’ dei lavori — è in corso una raccolta di firme. Una petizione in cui si chiede al sindaco Dario Nardella che «non vada perduta l’identità storica del luogo con il mercato a corredo della loggia del Pesce, in memoria del Mercato Vecchio e nel rispetto della permanenza del Mercato Storico cittadino».

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