Il Chianti Docg si potrà imbottigliare solo in Toscana

Ma è salvo il diritto acquisito delle aziende extraregione, che lo imbottigliano cioè da oltre 2 anni

Vino (foto Germogli)

Vino (foto Germogli)

Firenze, 24 giugno 2016 - "Il vino Chianti Docg si potrà imbottigliare soltanto in Toscana per garantire maggiore tracciabilità, maggiori e tempestivi controlli del prodotto, tutelando così il consumatore". È questa in sintesi la novità inserita fra le proposte di modifica al disciplinare del Consorzio Vino Chianti che sarà discussa in una riunione di "pubblico accertamento" indetta dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dalla Regione Toscana con gli operatori della filiera lunedì prossimo a Firenze.

"Si tratta della modifica della delimitazione della zona di vinificazione, invecchiamento imbottigliamento e affinamento - spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti - A oggi infatti è possibile imbottigliare i nostri prodotti in tutto il mondo, ma una volta approvata questa variante al disciplinare si potrà imbottigliare esclusivamente in quasi tutto il territorio della Toscana".

Non riguarderanno questo provvedimento, come previsto dalla regolamentazione dell'Unione Europea, le aziende confezionatrici ubicate fuori della Toscana che hanno già acquisito il diritto: cioè coloro che imbottigliano Chianti da almeno due anni. In questo modo - spiega il Consorzio - sarà quindi possibile bloccare ogni nuovo imbottigliatore con sede fuori dalla regione Toscana garantendo un maggiore controllo dell'intera filiera e dell'effettiva qualità del vino imbottigliato.

Dopo l'approvazione della filiera, il provvedimento passerà all'esame del Comitato Nazionale Vini per successivamente diventare oggetto di un decreto ministeriale. "Ci auguriamo - conclude Busi - che il provvedimento diventerà legge prima della prossima vendemmia".

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