Firenze-Singapore in fuoristrada: la pazza impresa di due ragazzi fiorentini continua

Sono partiti con il sogno dell'estremo Oriente: il loro viaggio sta avendo successo, sulle orme di quello di sessant'anni fa di alcuni giovani inglesi

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Firenze, 11 ottobre 2015 - Continua la lunga avventura dei due giovani fiorentini in viaggio verso il punto più estremo dell’oriente. Il «Florence to Singapore Overland» è entrato nel vivo della seconda tappa. Cesare Poccianti e Michele Sabatini proseguono la loro avventura a bordo dello storico Defender Land Rover. Dopo sessant’anni dalla prima esperienza overland di un gruppo di giovani inglesi, i due fiorentini, stanno oggi riproponendo questa attraversata con due primati assoluti: 4 mesi di viaggio ed il primo Overland 2.0. Infatti la prima esperienza che risale al 1955 fu compiuta con oltre un anno di tempo e con i mezzi di allora non poteva esserci un aggiornamento costante della traversata. Oggi Cesare e Michele, invece, sono in grado di aggiornare costantemente i loro profili social in modo da creare un vero e proprio diario di bordo virtuale ed accessibile a tutti. Da circa 22 ore, infatti, sappiamo che i due avventurieri si trovano in Kyrgyzstan alle porte della Cina.

Già molti km, dei 30.000 previsti, sono stati compiuti in orario sulla tabella di marcia per giungere a Singapore entro capodanno. Oltre quindici i paesi già attraversati come la Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania, Macedonia, Bulgaria, Grecia, Turchia, Georgia, Armenia, Azerbaijan, Iran, Turkmenistan e Uzbekistan. Un percorso compiuto ad un mese dalla loro partenza che ha decisamente incuriosito e stimolato Cesare e Michele. Attenti osservatori in un viaggio che non prevede comodità ma tanta avventura hanno riscoperto, giorno dopo giorno, le bellezze del mondo. Un’esperienza sicuramente unica attraverso paesi lontani e spesso sconosciuti. Il fascino della via della seta, dell’imponente città di Samarcanda sono due delle ultime tappe dei giovani itineranti che, nonostante alcune difficoltà, proseguono la loro missione.

Antonio Degl’Innocenti

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