Slalom tra sandwich e manichini. Centro mordi e fuggi, addio qualità

Totem, special menù e cianfrusaglie: piazza Duomo come un bazar

Turisti in centro

Turisti in centro

Firenze, 27 giugno 2016 -  AL NETTO dei cheesburger di Mc Dondald’s che – nonostante il braccio di ferro sia apertissimo – aleggiano già come spettri intorno al campanile di Giotto, con carta oleosa e patate fritte di corredo, c’è da rilevare che piazza del Duomo da un bel pezzo non è esattamente la filiera corta del buon gusto toscano, spiccio ed elegante.

Pasticcini e tazzine di caffè con il contagocce. Pizza a tranci, gelatoni dai colori improbabili e wurstel con maionese, invece, a volontà. Basta far due passi per rendersi conto di come la macchina del «Fast Florence» sia in moto dalla mattina alla sera. Dai un morso alla Quattro Stagioni, un’occhiata a santa Maria del Fiore e riprendi la via della stazione. In tanti fanno così. E il commercio si adegua. Con risultati esteticamente non certo gradevoli.

NON È BELLO infatti girare intorno al Battistero accerchiati da pannelli sgargianti che inneggiano a offerte di maxi panini più coca a tot euro virgola qualche spicciolo. E poi, fossero soltanto quelli. Nelle vetrine c’è di tutto: boccioni d’acqua in plastica quasi appoggiati sui marciapiedi, manichini, foulard, statuette fatte in serie, Pinocchi portachiave, grembuili con il David stampato sopra. E poi trolley, special menù, bici a noleggio. Su certi portoni spuntano perfino avvisi fotocopiati di posti letto da affittare al volo. Nei giorni scorsi Palazzo Vecchio ha annunciato una task force «anti ciarpame». Non un semplice slogan, piuttosto lo schieramento di quaranta vigili incaricati di pattugliare il centro storico e intervenire alla bisogna. Un totem o un manichino è brutto e, soprattutto, ingrombrante? E’ probabile che si configuri la violazione di uno dei punti del regolamento di polizia urbana legati al decoro.

Il Comune dunque si è messo all’opera ma, a giudicare dal nuovo sopralluogo che abbiamo effettuato ieri pomeriggio intorno a piazza del Duomo, la strada da fare è ancora parecchia. Oltre all’area monumentale le zone più critiche risultano l’ultimo tratto di via Cavour, poco prima dell’inizio di via Martelli, via dei Ginori, Borgo san Lorenzo e un bel pezzo di via Cerretani. Ma è in generale tutto il quadrante Unesco a ‘soffrire’ della «sindrome chincaglierie».

 

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