Giovedì 25 Aprile 2024

Cavalli: l'accordo sembra raggiunto. Clessidra prenderà la maggioranza

Lo stilista resterebbe socio di minoranza ma la presidenza del marchio andrà a Francesco Trapani

Roberto Cavalli

Roberto Cavalli

Firenze, 17 dicembre 2014 - Firenze - il "caso" Cavalli e la vendita del brand fondato più di 40 anni fa dallo stilista fiorentino Roberto Cavalli sembrerebbe essersi concluso col passaggio del pacchetto di maggioranza della maison del re delle stampe animalier al fondo di investimento italiano Clessidra che fa capo a Claudio Sposito.

Lo stilista resterebbe socio di minoranza ma la presidenza del marchio andranno al vicepresidente di Clessidra Francesco Trapani che è stato il presidente di Bulgari prima del passaggio della casa di alta gioielleria alla Lvmh di Bernard Arnault. Dunque a Trapani spetteranno da oggi le decisioni sul rilancio del marchio Cavalli mentre lo stilista fiorentino dovrà decidere se rimanere o no alla guida stilistica? In attesa di comunicazioni ufficiali il mondo del fashion si domanda se con Trapani andrà ridiscusso anche il ruolo della moglie Eva Cavalli che ha da sempre lavorato come braccio destro di Roberto.

La notizia trova conferma anche sul quotidiano di moda americano Wwd e su Pambianco News come sull' Ansa. Insomma la Roberto Cavalli SPA resta italiana, italianissima, essendo sfumata proprio da pochi giorni la lunga trattativa coi russi. Dopo un primo avvicinamento nel 2009 concluso con un «no grazie», a seguito di una valutazione di 400 milioni di euro ritenuta insufficiente, Sposito si è rifatto vivo a fine novembre, fallito il tentativo di scalata da parte dei russi di Vtb. Secondo le ricostruzioni, il fondo puntava al 70% della maison fiorentina, ma dalla valutazione iniziale di 800 milioni di dollari erano scesi troppo e Cavalli si è tirato indietro. Che ci fosse una trattativa in corso è stato lo stesso Cavalli a confermarlo non più tardi dello scorso 20 settembre: «la firma - riferiva lo stilista - ancora non c'è ma la vendita ci sarà». «Mi piacciono le persone con cui sto trattando ora - aggiungeva - e non guardo a che lingua parlano».

Su un dettaglio però lo stilista metteva un punto fermo: «Senza di me non si va avanti». Con il ritorno di Sposito e l'esclusiva nero su bianco e l'obiettivo di concludere entro marzo la lingua parlata dall'interlocutore è nota ed anche la disponibilità di quest'ultimo a soddisfare la condizione posta da Cavalli per cedere una quota di sovranità nella propria creatura. Quanto esattamente Cavalli cederà al fondo che fa capo a Sposito non è ancora noto, ma di sicuro c'è che resterà azionista e che avrà il peso per «supportare» la nuova squadra di comando nel progetto di rilancio del marchio. Ieri sera lo stilista era alla Villa Reale di Monza con la moglie Eva alla cena benefica organizzata da Franca Sozzani per la raccolta fondi in sostegno dell'Istituto Oncologico Europeo; chi gli è stato vicino lo ha visto scuro in volto, come piuttosto preoccupato. Evidentemente la trattativa con Clessidra va avanti, anzi è al capolinea e le sorti della sua "creatura" non sono più solo nelle mani, nel cuore e nella testa del geniale Roberto Cavalli che ha sempre portato orgogliosamente nel mondo la sua fiorentinita.