Cattedre caos, ritardi e ricorsi in arrivo. Rabbia tra i precari e i vincitori di concorso

Ancora da concludere le procedure del bando di due anni fa

All'uscita da scuola

All'uscita da scuola

Firenze, 19 agosto 2014 - CAOS scuola. Il ritardo accumulato dall’Ufficio scolastico regionale sul versante del ‘concorsone’ sta creando una serie di problemi a cascata che rischiano di mettere in serio pericolo il tranquillo avvio del prossimo anno scolastico. Ad essere sul piede di guerra sono sia i vincitori di concorso che i precari. Il guaio numero uno è che la Toscana vanta il triste primato di essere una delle regioni ‘più lumaca’ per la conclusione delle procedure legate al concorso bandito due anni fa dall’ex ministro Profumo. Così, lo scorso anno i vincitori sono rimasti a bocca asciutta perché le graduatorie non erano pronte. E a trarne vantaggio sono stati così i prof inseriti nelle Gae, ovvero le graduatorie ad esaurimento. Quest’anno la situazione è ribaltata.

«STAVOLTA tocca a noi del concorso — spiega Daniele Nardini, uno dei vincitori —. Si tratta di riequilibrare la situazione assegnando a noi i posti non dati lo scorso anno”. Facile a parole. In realtà “il calcolo dei recuperi” sta rendendo ancora più lente e faticose le procedure legate alle immissioni in ruolo. «Un lavoro complicato, ma ce la stiamo mettendo tutta per finire entro i tempi», si limitano a dire da via Mannelli. «Il Miur ha fatto conoscere i vari contingenti, ma adesso sta all’Ufficio scolastico regionale stabilire come fare la ripartizione e, soprattutto, diramare una nota chiara a tutti gli uffici provinciali. Altrimenti, il rischio è che ognuno faccia come gli pare», allarga le braccia Nardini.  Che aggiunge: «Il fatto poi che da via Mannelli non si riesca ancora a conoscere i contingenti per le varie classi di concorso è fonte di estrema ansia. Sia per noi del concorso che per i colleghi delle Gae». Oltretutto, data la particolarità della situazione toscana, siamo di fronte ad una procedura completamente nuova. Insomma, il rischio ricorsi è dietro l’angolo. Hanno già contattato un legale i precari di ‘Ora basta!”. Il gruppo Facebook che raccoglie più di 1800 prof e che è nato sull’onda dei massicci trasferimenti dal sud adesso ha un ulteriore scoglio da superare.

«Ricorreremo al Tar contro il decreto con cui il Ministero ha rettificato il bando del concorsone, concedendo l’abilitazione anche agli idonei. E non solo ai vincitori», attacca Rosaria Miranda. In pratica, tre quarti delle nuove cattedre a tempo indeterminato andranno non solo ai vincitori del concorsone (793 erano stati i posti messi a bando, ndr.), ma pure a chi ha ottenuto la semplice idoneità. “A noi resteranno le briciole: 500 posti appena rispetto ai 2099 ruoli”, protestano i precari, alcuni dei quali stamani saranno all’Usr per “vedere coi nostri occhi come sta procedendo l’amministrazione sul fronte dei controlli dei punteggi e dei trasferimenti”. Insomma, una situazione quantomai incandescente. “C’è già una sentenza che ha dichiarato illegittima l’assegnazione del ruolo ai semplici idonei”, ricorda la combattiva Miranda.

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