“Capriccio Italiano” in mostra a Pechino

Quando Oriente e Occidente si incontrano

Gli artisti

Gli artisti

Firenze, 28 gennaio 2015 - È in Cina e con precisione a Pechino che ha preso forma, nella scorsa settimana, la mostra “Capriccio Italiano”. Un appuntamento unico nel suo genere dove il Rinascimento fiorentino incontra la millenaria civiltà cinese. A curare questa inedita esposizione Alessandro Sarti di Pontassieve, già noto per la sua sensibilità e competenza artistica. Il tutto è stato possibile grazie ad una nuova collaborazione favorita dall’Ambasciata Italiana in Cina, a Pechino, che ha voluto dedicare questo primo appuntamento a cinque maestri italiani contemporanei.

Un primo passo che promette un florido avvenire di scambi culturali tra Oriente ed Italia. L'inaugurazione ha visto la presenza delle autorità locali, l’Ambasciatore italiano a Pechino, Alberto Bradanini, il famoso regista, Zhang Ji Zhong e la promotrice dell'evento, Yang Ji Ru. La mostra avrà luogo nello splendido “Spazio Italia”, non lontano dalle millenarie glorie della città Imperiale, città Proibita, vicino a piazza Tienanmen. Gli artisti che fanno parte di questo evento sono Giuseppe Ciccia, con la sua arte informale dove i colori parlano in luogo delle figure, Elio de Luca, le cui singolarissime figure femminili compongono un universo di malinconia e di attesa molto suggestivi, Giovanni Maranghi, la cui pittura espressa in molteplici tecniche propone trasparenti metafore del mondo femminile odierno, Sergio Nardoni, impareggiabile pittore anche della gioventù italiana odierna, ed infine Stefania Valentini, apprezzatissima  per le sue splendide “nature morte” di fiori e frutti vivaci."In un momento in cui il pianeta modifica ed evolve le sue collocazioni economiche e culturali- hanno puntualizzato gli organizzatori-questo incontro fra due civiltà diversamente antiche, ma egualmente esemplari, segna una vittoria di quell’abbraccio universale del quale è, e sarà protagonista la bellezza".