Sabato 20 Aprile 2024

Come cambia il calcio toscano, ecco le novità per il 2015

Un nuovo campionato juniores e meno vincoli per la Seconda categoria nei piani del Comitato regionale toscano della Lnd

L'intervento di Fabio Bresci

L'intervento di Fabio Bresci

Firenze, 28 dicembre 2014 - Meno vincoli per la base del movimento calcistico toscano, un referendum, forse un nuovo campionato di calcio giovanile. Proprio per venire incontro alle richieste dei club della Lega Nazionale Dilettanti - Figc della Toscana, per rendere più agevole il passaggio da una categoria all’altra in caso di promozione o retrocessione, per arginare il fenomeno dell’abbandono che colpisce alcune fasce di età nel calcio giovanile, il Comitato Regionale del presidente Fabio Bresci ha deciso da una parte di apportare modifiche ai campionati di Seconda categoria e dall’altra di avviare una consultazione tra i club.

Stanno infatti per essere spedite dal Crt le lettere in cui a ogni società, delle oltre 800 affiliate alla Figc, si chiede un parere sull’istituzione di un nuovo torneo per la categoria Juniores (a cui partecipano i giovani che salgono dalla categoria Allievi). Un nuovo torneo, a base regionale o interprovinciale, che andrebbe ad aggiungersi a quello Provinciale e a quello già esistente che già comprende tutta la Toscana. L’intento del Crt, aperto a eventuali consigli e controindicazioni provenienti dalla base del movimento, è quello di condividere una iniziativa importante sia sul piano dell’attività agonistica che su quello sociale. La nascita di questo torneo juniores Primavera darebbe modo ai giocatori della categoria Allievi di sbarcare in quella superiore (degli Juniores appunto) senza trovarla già affollata dai colleghi “fuoriquota” che per esperienza e prestanza sono più avvantaggiati nella conquista di un posto da titolare.

Una situazione che spesso provoca un mancato o uno scarso utilizzo degli ex Allievi con il rischio di un loro addio al calcio o comunque di una loro rallentata crescita sportiva e quindi atletica e quindi sociale. Per quello che riguarda la Seconda Categoria sarà invece proposto l’obbligo di schierare solo due giovani di annate diverse. Facilitando così la partecipazione delle promosse dalla Terza Categoria e venendo incontro alle esigenze di tutte le società nell’ottica di una limitazione dei costi. E’ questo un ulteriore segnale dell’attenzione che il Crt pone sullo sviluppo della base del suo movimento.