La Borghigiana si scioglie. 'Il Comune ci ha ignorati'

Il presidente: ‘Costretti a pagarci perfino l’impianto’

Festeggiamenti della Borghigiana: è il 25 maggio 2015. La giovane società ha deciso di non continuare l’attività

Festeggiamenti della Borghigiana: è il 25 maggio 2015. La giovane società ha deciso di non continuare l’attività

Borgo San Lorenzo (Firenze), 5 maggio 2016 - «LA BORGHIGIANA» getta la spugna. E dopo sei anni, la più giovane società calcistica mugellana, nata ai tavolini de La Magnolia nel 2010 dal desiderio di un gruppo di giovani di Borgo San Lorenzo di creare un ambito sportivo diverso, ha deciso di non partecipare al prossimo campionato (quest’anno ha militato in prima categoria) e di sciogliersi. Per mancanza di forze, ma anche per la scarsa collaborazione da parte del Comune. C’è rammarico, ma anche consapevolezza di aver rappresentato comunque una novità nel panorama sportivo locale, anche con importanti successi: «Subito il primo anno – ricorda Patrizio Nencioli, presidente insieme a Giacomo Giachi, della società sportiva – siamo passati subito dalla terza categoria alla seconda. Poi l’anno successivo ci siamo subito salvati, e dopo, arrivati ai play-off, abbiamo stravinto ottenendo la promozione in prima categoria.

E qui ci siamo salvati senza passare dai play-out. Quindi risultati più che ottimi per una società come questa, una società diversa, che salvo qualche rimborso l’ultimo anno, non pagava neppure i suoi giocatori». L’idea nacque dal voler dare un’opportunità a quei calciatori del posto che, militando la Fortis Juventus in serie D non trovavano posto in squadra, e neppure nelle società limitrofe. «Così – racconta Nencioli – ci dicemmo: perché non la facciamo noi una squadra? Costituimmo la società e partimmo con grande entusiasmo e grande seguito. Poi però ci siamo trovati con poca forza, poche energie per seguire la squadra e ci siamo detti che non potevamo andare più avanti». Rammarico c’è anche in merito all’atteggiamento del Comune: «L’istituzione locale – nota Nencioli – non ci ha dato alcuna mano. Siamo forse l’unica squadra della Toscana a non avere un campo proprio, un campo sportivo in gestione. Per giocare dovevamo rivolgerci alla Fortis, per giocare nel suo campo secondario, e pagando l’affitto alla Fortis, una spesa annua intorno ai 10 mila euro, quando tutte le altre società, dalla stessa Fortis, alla Rontese, alla Sagginalese pagano un affitto simbolico al Comune. Noi invece 10 mila. In Comune ci siamo fatti sentire, ma non abbiamo trovato ascolto».

«La Borghigiana» non ha potuto sostenersi neppure con le sagre: «Ci mancavano le forze – riconosce il presidente - e anche per usare la struttura comunale del Foro Boario occorre pagare un sacco di soldi…». Allora, dice, «ci siamo guardati in faccia, e ci siamo detti che non potevamo continuare. In questi anni siamo sempre andati avanti, e usciamo a testa alta. Credo che in questi sei anni abbiamo fatto tutti un buon lavoro, ma era venuto il momento di dire basta».

Paolo Guidotti

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