Clienti indignati, l’Ataf non dà resto alla macchinetta

Spesa da 4,80, pagata con 5 euro. Esce un biglietto per i 20 cent

Ataf

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Firenze, 3 settembre 2015 - IL BIGLIETTO arriva, il resto no. E subito, in rete, scoppia la polemica. La vicenda che ha visto come involontaria protagonista Raffaella De Laurentiis è stata sintetizzata dalla donna attraverso un post pubblicato su Facebook: «Ho acquistato alla macchinetta automatica quattro biglietti per autobus e tramvia per un importo di quattro euro e ottanta centesimi. Ho inserito un foglio da cinque euro, essendo al momento sprovvista degli spiccioli e dopo la fuoriuscita dei biglietti ho aspettato, come sempre, il resto di venti centesimi. Con mia sorpresa, al posto delle monetine è uscito un altro biglietto. Con lo stesso mi si invitava ad andare agli uffici Ataf della stazione di Santa Maria Novella per poter ottenere quanto mi spettava. Una vera beffa, visto che avrei dovuto spendere un euro e venti di biglietto per andare a ritirare venti centesimi. Questo giochino, moltiplicato per tutti quei cittadini che dovranno avere il resto e che non andranno a prenderlo, porterà tanti soldini nelle casse dell’Ataf. È una vera vergogna». In rete sono stati molti i commenti al post della donna. C’è chi ricorda come, con i ritmi lavorativi di oggi, sia sostanzialmente impossibile arrivare all’Ataf Point in Santa Maria Novella, trovare magari la fila e perdere magari mezzora solo per venti centesimi.

Christian Campigli

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