Biblioteca Nazionale, nuovi funzionari e recupero dei volumi alluvionati

Novità in arrivo anche per l'emeroteca di Forte Belvedere

La Biblioteca Nazionale di Firenze

La Biblioteca Nazionale di Firenze

Firenze, 4 febbraio 2016 - Eppur si muove. Sarà per la sua imponente mole che si affaccia sui lungarni, sarà per quella facciata così austera o per le procedure di ingresso – più simili ad un ministero della difesa che non a un luogo di condivisione della cultura – ma la Biblioteca Nazionale di Firenze ha sempre trasmesso un senso di immobilità, avvalorato negli ultimi anni anche da fatti, per così dire, concreti come i tagli al personale e ai servizi (su tutti la chiusura dell'emeroteca a Forte Belvedere). Ora però qualcosa comincia a muoversi e d'altronde il neodirettore Luca Bellingeri, arrivato a novembre in piazza Cavalleggeri, lo avevo detto a chiare lettere al momento del suo insediamento: "Ridarò alla Nazionale il suo ruolo".

Tradotto in azioni, per ora, significa l'assunzione di tre funzionari tramite un bando nazionale che mette in palio sessanta posti, in tutta Italia, per archivisti e bibliotecari con un contratto a termine di nove mesi. Al concorso possono partecipare solo gli under 40 (tutti i dettagli su www.beniculturali.it sezione "Amministrazione trasparente" da dove è possibile inviare la domanda di partecipazione dal 22 febbraio al 19 marzo). Alla Toscana sono stati destinati sei posti (il numero più alto insieme alla Liguria) e tre andranno per l'appunto alla Nazionale. Gli altri andranno, uno a testa, agli archivi di stato di Pistoia, Prato e Massa.

C'è dell'altro però perché la "bibliotecona" dopo 50 anni esatti metterà mano ai preziosi volumi alluvionati con un investimento da 300mila euro. Si tratta di quelli in formato atlantico del fondo Palatino (la biblioteca privata dei Lorena con preziose e rarissime edizioni di classici latini) che furono danneggiati dallo straripamento dell'Arno nel 1966. Fin qui il presente. Nel futuro, si spera molto prossimo, c'è la questione riguardante l'emeroteca di Forte Belvedere, cioè la più importante raccolta europea di giornali, riviste e periodici che ormai da tempo è chiusa per problemi di sicurezza sui luoghi di lavoro. Le ultime indiscrezioni parlano di una nuova sede individuata non lontano dalla Nazionale ma per ora i faldoni – memoria dell'opinione pubblica del '900 e meta di decine di ricercatori negli anni scorsi – rimangono imprigionati nel forte.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro