Bauman, tra teoria e pratica verso il futuro

Lectio magistralis dello studioso della "società liquida"

Zygmunt Bauman a Firenze

Zygmunt Bauman a Firenze

Firenze, 23 ottobre 2014 _  Dalle 4 alle 6 del mattino c’è lo studio, poi due ore di cammino. Forse è questo uno dei segreti del successo e della lungimiranza che Zygmunt Bauman mostra ancora a 89 anni. Sociologo polacco di fama mondiale, padre della ‘società liquida’, concetto che ha segnato la postmodernità, Bauman ha tenuto una lectio magistralis a Firenze, nell’aula magna dalla Iul, Italian University Line in collaborazione con l’Indire (istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa) e l’Università degli Studi di Firenze. Lo studioso ha affrontato il tema ‘Education/Globalization’. Come a suo tempo Bauman identificò il cittadino globale con il consumatore, così ieri il professore ha inquadrato un nuovo tipo di educazione: ‘lifelong education’, apprendimento permanente, basato su una doppia intelligenza, quella delle competenze oltre che del sapere e legato a internet.

Secondo la tesi di Bauman, prima il sistema educativo avveniva tramite ‘processi balistici’, dove il sapere veniva ‘sparato’ dall’insegnante allo studente in modo univoco e diretto. “Questo assunto – spiega il professore - era basato sull’idea di stabilità delle condizioni sociali e la presenza di un modello unico ed affidabile di persona. Tutte queste idee non funzionano più nei tempi moderni. Siamo tutti dipendenti dai computer e dalle informazioni distribuite sotto forma di ‘intrattenimento’. Il problema riguarda quindi la selezione delle informazioni rilevanti. Adesso i veri concorrenti degli insegnanti sono i ‘soft power’, ovvero il potere dell’intrattenimento, dei media e dei social media”.