Allarme batterio, mistero al Meyer. Cinque bambini contagiati

Erano tutti stati ricoverati al Trauma center per fratture

L'ospedale pediatrico Meyer

L'ospedale pediatrico Meyer

Firenze, 14 settembre 2014 - CACCIA al batterio all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. I livelli di prevenzione e controllo contro le infezioni sono stati innalzati dopo che cinque bambini, in rapida sequenza, ricoverati al Trauma center dell’ospedale pediatrico tra giugno e luglio, sono stati attaccati da un batterio particolarmente aggressivo, anche perché spesso resistente ai farmaci, lo Pseudomonas aeruginosa. Un batterio che può attaccare qualsiasi distretto dell’organismo. Ancora poco si sa di questa sindrome, anche se è ben noto cosa accade ai pazienti che contraggono l’infezione. La presenza di questo batterio, in ospedale, è facilitata da serbatoi come disinfettanti, apparecchi respiratori e di emodialisi, lavandini, bagni. Inoltre il microorganismo viene costantemente reintrodotto nell’ambiente con frutta, verdura piante, pazienti che arrivano da altri reparti e anche personale sanitario. 

LA PARTICOLARITÀ di questo caso che ha sollevato una certa preoccupazione, riguarda la frequenza con cui sono stati infettati i cinque bambini, tra l’altro non immunodepressi. Arrivati al Meyer per fratture agli arti, e per il resto completamente sani, sono stati ricoverati a causa dell’infezione contratta nell’ambiente del Trauma center. Al Meyer sono stati innalzati i livelli di sicurezza: nelle sale operatorie sono stati introdotti filtri ai rubinetti per il lavaggio delle mani. Proprio i lavandini sono tra i principali indiziati per il veicolo del batterio. 

ATTENZIONE rinforzata anche perché c’è da tenere in considerazione che al pronto soccorso dal 4 settembre si lavora per la ristrutturazione del Dea, con un cantiere che andrà avanti sino ai primi di novembre e che il reparto, nonostante i disagi di cui l’ospedale si è scusato anticipatamente, non verrà mai chiuso. «Teniamo sotto stretto monitoraggio tutte le infezioni ospedaliere — dice la direttrice sanitaria dell’ospedale Meyer Monica Frassineti — dal report trimestrale non risulta che le infezioni ospedaliere siano in aumento. Il Meyer è particolarmente sensibile su questo argomento e stiamo attenti a tutte le fasi di cura e assistenza dei nostri pazienti».

AGGIUNGE il direttore generale del Meyer Tommaso Langiano: «Siano particolarmente attivi nella battaglia alle infezioni ospedaliere, tanto che le verifiche, i monitoraggi e i sistemi di prevenzione vengono costantemente innalzati proprio a garanzia del mantenimento sotto la soglia minima delle infezioni stesse». Intanto gli infettivologi sono al lavoro per scoprire come sia ‘entrato’ lo Pseudomonas che ha contagiato i bambini. 

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