Cavallo morto al parcheggio. L’agonia di un purosangue arabo

Abbandonato all’uscita dell’autostrada

cavallo (foto archivio)

cavallo (foto archivio)

Barberino del Mugello, 9 ottobre 2015 - ABBANDONATO per strada, sull’asfalto di un parcheggio, all’uscita dell’autostrada: questo l’amaro destino di un cavallo di due anni e mezzo, un purosangue arabo, che sabato scorso è stato lasciato in condizioni disperate appena fuori dal casello autostradale di Barberino. Ad abbandonarlo sull’asfalto del parcheggio è stato un trasportatore, che sul suo mezzo aveva un’altra dozzina di animali, che stava trasportando da Tivoli, in provincia di Roma, a Modena. Il cavallo in questione probabilmente ha preso a scalciare e il trasportatore ha pensato bene di farlo scendere e lasciarlo lì, mezzo morto. 

L’ANIMALE era in evidente stato di denutrizione e presentava numerose patologie. Fuori dal casello autostradale di Barberino, davanti ad noto ristorante, si è presentata agli occhi di decine di passanti una scena straziante, con il cavallo agonizzante sull’asfalto, in condizioni disperate. Sul posto si sono accalcate numerose persone, attirate dalla penosa scena del cavallo sdraiato per terra, e desiderose di fare qualcosa per aiutarlo. Al casello di Barberino sono arrivati gli uomini del Corpo Forestale, veterinari della Asl e anche i carabinieri. Il cavallo appartiene ad un proprietario di Montecatini, ma era di stanza a Tivoli. Non sono chiare al momento le responsabilità e per ora nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati ma la Forestale ipotizza il reato di maltrattamento di animale, sia nella fase del trasporto che precedentemente, durante la permanenza nella periferia romana. Attualmente l’unica cosa certa è che l’uomo che trasportava il carico di cavalli non aveva l’opportuna autorizzazione, ed è stato multato con una sanzione amministrativa di 2000 euro. Sono comunque in corso ulteriori accertamenti, e la Forestale sentirà a verbale numerosi testimoni, fra cui automobilisti di passaggio residenti in altre città. DISPOSTO anche un sopralluogo nel maneggio di Tivoli dove il cavallo ha vissuto negli ultimi mesi prima del trasporto. «Il cavallo era in evidente stato di atrofia muscolare e malnutrizione, non era in grado di stare in piedi – ha raccontato un testimone - presentava numerose escoriazioni e ferite sanguinolente, probabilmente dovute alla caduta durante il trasporto a bordo del camion e dai successivi tentativi di rimettersi in piedi». L’animale, dopo le prime valutazioni da parte dei veterinari, è stato imbracato e trasportato ad un vicino maneggio di Barberino per le cure, ma purtroppo le sue condizioni erano troppo gravi e non ce l’ha fatta: il giorno dopo, domenica, è morto. Il proprietario, sul cui comportamento gravano peraltro non pochi dubbi, ha chiesto di eseguire l’autopsia da parte di una clinica veterinaria indipendente.

Franco Calamassi

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