Bimbo denutrito ricoverato al Meyer, migliorano le sue condizioni: "Non è in pericolo di vita"

Nuovo bollettino medico: il piccolo viene sottoposto a una terapia a base di vitamina B12 e segue una dieta composta da pappe semisolide. Ci vorrà ancora molto tempo per ulteriori accertamenti

L'ospedale pediatrico Meyer

L'ospedale pediatrico Meyer

Firenze, 3 luglio 2015 - Migliora lo stato di salute del bimbo di un anno ricoverato in condizioni di denutrizione all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Fonti mediche assicurano che il piccolo risponde bene alle terapie e sarebbe fuori pericolo di vita. Ulteriori accertamenti medici, che richiederanno settimane o addirittura mesi, verranno eseguiti per capire se la condizione di denutrizione possa aver causato problemi per quanto riguarda lo sviluppo neurologico del bambino. Ricoverato nel reparto di malattie metaboliche, viene sottoposto a una terapia a base di vitamina B12 e segue una dieta composta da pappe semisolide. I genitori del bambino, entrambi vegani, sono indagati per maltrattamenti in famiglia. L'indagine è scattata d'ufficio dopo la segnalazione ricevuta dall'ospedale dove il piccolo era stato portato per alcuni malesseri.

«Credo che bisognerà aspettare un'età tra i 3 e i 4 anni per stabilire se il bambino ha subito danni permanenti a causa della sua malnutrizione». Lo ha detto all'Ansa, Giovanni Federico, il pediatra dell'ospedale Cisanello di Pisa che ha curato il bambino di 11 mesi poi trasferito al Meyer di Firenze in gravi condizioni. «Noi - sottolinea il dottor Federico - non abbiamo chiesto questa informazione, perché ciò che ci premeva era salvare la vita al bambino. Da quello che abbiamo capito sappiamo che è stato un pediatra, ma non quello curante, a consigliare i genitori a rivolgersi all'ospedale. Loro stessi hanno capito di avere sbagliato la dieta per il figlio e hanno subito acconsentito che somministrassimo al piccolo un regime alimentare con omogeneizzati a base di pesce e carne». Uno stato regressivo del lattante, ha riferito Federico, ha «destato allarme nei genitori: il bimbo non riusciva a stare seduto né ad afferrare alcuni giocattoli e siccome aveva rifiutato il cibo vegetale che i genitori gli davano la madre lo allattava esclusivamente al seno, ma dal sesto mese questo regime alimentare è del tutto insufficiente».

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