"Aiuto, rapiscono il mio bambino"

Agguato sotto casa, la donna immobilizzata da due scooteristi

Il piccolo fra la mamma e la nonna

Il piccolo fra la mamma e la nonna

Firenze, 23 luglio 2016 - "Quando l’uomo che mi afferrava ha detto all’altro prendi il bambino ho capito che non volevano la borsa e ho lottato con tutte le mie forze. Ho urlato, sperando che mio marito dal terrazzo mi sentisse". Barbara Infante, 55 anni, è comprensibilmente sconvolta, davvero scioccata, dall’esperienza di giovedì sera. Due uomini col casco integrale e (pare) accento dell’Europa dell’Est, hanno cercato di rapire il nipotino, 14 mesi, che era nel passeggino, sotto il portone di casa, a Sant’Angelo a Lecore. Erano le 19,30 quando nonna e nipotino tornano dai giardini pubblici, vicino alla casa del popolo. "Nel parcheggio del condominio – racconta la donna – c’erano due uomini accanto a uno scooterone. Io stavo andando verso casa, spingendo il passeggino, quando uno di loro mi ha bloccato prendendomi per le spalle".Barbara è una nonna, ma fortunatamente è giovane e robusta. Così è riuscita a divincolarsi. Le sue urla sono state sentite da una signora che era nel parcheggio e pure dalla farmacista Elisa Parretti che aveva appena chiuso il negozio. "L’altro uomo – aggiunge la donna – ha cercato di sganciare la cintura che assicurava il bambino al passeggino, ha provato anche a sollevarlo, ma non c’è riuscito. Ho urlato con quanto fiato avevo in gola".

Il piccolo non è stato rapito. Vive con la mamma Ana Amelia Coco e con i nonni. Il padre invece non abita con loro, ma è stato escluso subito qualsiasi coinvolgimento nella vicenda. La famiglia è di origine cubana e proprio mercoledì era rientrata da un periodo di ferie trascorso a Cuba. Sono stati tutti ascoltati sino alle 22 della sera di giovedì e poi ieri di nuovo in caserma. Ana Amelia, 34 anni, lavora al centro commerciale "La Cittadella" a Prato: "Quando l’ho saputo ho ricollegato l’episodio ai vari allarmi che ci sono stati a Montemurlo". Lì, una mamma aveva denunciato di essere stata avvicinata nel parcheggio della Coop di via Livorno da una donna che le avrebbe proposto di comprarle il bambino che aveva sistemato nel carrello. L’allarme era rimbalzato sui social scatenando una vera psicosi anche a Prato. I carabinieri di Signa stanno indagando ma per il momento, propendono per un tentativo molto maldestro di scippo, più che di rapimento.

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