Non chiamatelo Błaszczykowski: alla Fiorentina arriva Kuba, che vide la madre uccisa dal padre

Esterno di razza con il vizio del gol. Ecco chi è il polacco approdato in viola dal Borussia Dortmund CALCIOMERCATO, TUTTE LE TRATTATIVE IN DIRETTA

Błaszczykowski con la moglie Agata

Błaszczykowski con la moglie Agata

Francesco Marinari

Twitter: @framar1977

Firenze, 31 agosto 2015 - Togliamoci tutti dall'imbarazzo: non chiameremo il polacco Jakub Błaszczykowski con il suo cognome, troppo lungo e troppo complicato da ricordare anche nello spelling. Lui spera invece che a Firenze tutti si ricordino delle sue giocate, dei suoi gol, delle sue invenzioni da centrocampista esterno col vizio della rete. Non dovremo chiamarlo con il suo nome ma con il soprannome, Kuba, quello che per un po' ha campeggiato come sostituto del cognome sulla sua maglietta. D'altronde, chi avrebbe potuto memorizzare il suo cognome vedendo inquadrata la sua schiena in tv.

Un cognome complicato, come complicata è stata la sua infanzia. Segnata dalla morte della madre per mano del padre, quando Kuba aveva solo undici anni e il suo cognome era ben lontano da diventare quello di uno dei leader della nazionale polacca. Siamo a Truskolasy, cittadina o meglio frazione di poco più di duemila abitanti. Kuba è nato qui, nel sud della Polonia, non lontano dal confine dell'attuale Repubblica Ceca. Non lontano dal celebre santuario di Częstochowa. Quello della Madonna Nera, statua letteralmente venerata dal popolo polacco, così vicino alla fede. Per Kuba ci sono tutti gli ingredienti per un'infanzia difficile. La madre morta, il padre in carcere. Il tutto in un luogo remoto in cui crescere, un luogo in cui davvero non succede niente.

E invece Kuba reagisce. Si innamora del calcio e la cosa è ampiamente ricambiata. Comincia proprio nel Częstochowa, poi il Gornik Zabrze, poi ancora il Częstochowa. Qui approda, siamo nel 2003, in prima squadra. Ventiquattro presenze e undici gol. Per essere un esterno non è male e le squadre si cominciano a interessare di lui. Lo acquista il Wisla Cracovia, non l'ultima squadra di Polonia anzi. E' qui che fa il balzo verso il grande calcio. L'arrivo al Borussia Dortmund è la consacrazione. Kuba di pari passo fa la trafila delle nazionali minori fino alla nazionale maggiore polacca, con cui segna 14 reti in 68 partite. Nel 2010 si sposa con Agata. Avranno una figlia, Oliwia. E' capitano della Polonia agli europei 2012. Il resto è storia, arrivata fino a questi giorni, fino ai giorni del passaggio alla Fiorentina. Kuba vuole continuare a segnare, sognare e far sognare. 

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