Traffico e viabilità, assalto al centro, autobus in ritardo. E gli utenti aggrediscono gli autisti

Mezzo bloccato dai passeggeri inferociti, scene da far west alla stazione

Autobus

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Firenze, 31 marzo 2015 - UN ALTRO fine settimana di ordinaria follia. Il sabato e la domenica pomeriggio, autobus e mezzi privati restano bloccati attorno alla stazione e il servizio di trasporto pubblico va in tilt, anche in periferia. Le persone aspettano i mezzi di Ataf mezz’ora, un’ora, e i nervi non reggono. Lo sa bene l’autista del 60, linea che collega Careggi con le Cascine, che ieri pomeriggio è stato bloccato al capolinea del 17, davanti alla scuola di agraria, da una quarantina di persone imbufalite in attesa da lungo tempo alla fermata. Si sono piazzate davanti all’autobus, che lì non doveva nemmeno fermarsi, pretendendo di salire e farsi portare in piazza Puccini. Scene da far west anche alla stazione, alle colonne, dove due autisti in pausa sono stati aggrediti verbalmente dalle persone in attesa alla fermata, e lungo il percorso del 23, con gli autisti sotto pressione per gli insulti e le provocazioni lanciate dagli utenti esasperati. LE LINEE interessate dai ritardi sono tantissime: 12, 13, 14, 17, 20, 22, 23, 30, 35, 36, 60 e il D. «Sono anni che andiamo avanti in questo modo durante il fine settimana», dice Gianluca Mannucci, della Fit Cisl. «L’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti aveva promesso che la viabilità in zona stazione sarebbe cambiata, ma quando? Non possiamo aspettare il completamento dei lavori della tramvia. Ogni pomeriggio di sabato e domenica il servizio pubblico va in tilt e gli autisti rischiano la pelle. Gli utenti esasperati hanno diritto ad un servizio pubblico dignitoso». A fare andare il traffico in tilt durante il fine settimana è l’afflusso di auto private che cercano di parcheggiare l’auto alla stazione per raggiungere poi a piedi il centro. Entrano da via Nazionale, via Valfonda e via Alamanni (dove il semaforo ha tempi lunghissimi perché di lì passa la tramvia), escono solo da via della Scala, oppure anche da via Valfonda la domenica pomeriggio. Quando il parcheggio della stazione è pieno, si crea il tappo e intrappolati nell’ingorgo restano anche autobus e taxi, con buona pace per chi ha scelto di utilizzare il servizio pubblico per gli spostamenti. «Il modo per evitare tutto questo c’è. Manca l’organizzazione», sottolinea Mannucci. «Basterebbe che il Comune mettesse dei vigili a regolare il traffico e soprattutto a indirizzare le auto private in altri parcheggi, come quello del Parterre o sotto l’archivio di Stato, quando quello della stazione è completo». «Il Comune di Firenze, insieme alla Città Metropolitana e all’azienda Ataf Gestioni – conclude il sindacalista – hanno il dovere di pianificare un servizio efficiente, tutelato e realmente fattibile». mo.pi.

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