Muore in un attentato di matrice islamica, Campi Bisenzio sconvolta: "Un grande uomo"

La tragedia di Mogadiscio: Abdisalam Hagi, 57 anni, architetto da tempo residente in Italia, è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco

La scena dell'attentato e nel riquadro la vittima

La scena dell'attentato e nel riquadro la vittima

Campi Bisenzio (Firenze), 1 settembre 2014 - C'è grande sconforto e dolore a Campi Bisenzio per la morte, in un attentato di matrice islamica, di Abdisalam Hagi, 57 anni, architetto somalo che da tempo risiedeva in Italia, tra Campi Bisenzio appunto e Monsummano, in provincia di Pistoia. L'attentato si è verificato a Mogadiscio, capitale della Somalia, dove Hagi da tempo lavorava come consulente del Ministero della Difesa. Occupandosi in particolare proprio della minaccia islamica. C'è stata una sparatoria e l'uomo è stato raggiunto da colpi a organi vitali. Dolore per la famiglia di Hagi. A Campi Bisenzio vivono la moglie e i due figli di 16 e 22 anni. La moglie ha avuto un malore alla notizia della morte del marito ed è stata soccorsa dal 118. Una persona da sempre impegnata nel sociale. Era arrivato a Firenze nel 1986, seguendo le orme di un cugino che già viveva in Italia. Aveva completato gli studi in architettura e aveva svolto lavori come magazziniere. Poi il lavoro come architetto, anche se l'impegno sociale nel suo Paese era diventato un secondo importante lavoro. Fino ai nuovi lunghi trasferimenti in Somalia dove appunto faceva da supporto al Governo. «Era una persona eccezionale — ricorda Alessio Crini, suo vecchio collega di lavoro — un grandissimo lavoratore e un uomo molto disponibile per gli altri. Anche se entrambi avevamo cambiato lavoro, siamo rimasti in contatto su Facebook e sentirlo era sempre un piacere. Ho avvisato anche altri ex colleghi e siamo tutti sconvolti dall’accaduto».

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